Torna Nicolas, eroe birbante per i lettori più piccoli

Mentre già è annunciato il sequel del film, arriva in libreria un volume di storie scritte tra il 1959 e il 1965, pubblicate su un quotidiano francese e rimaste sepolte sotto la polvere degli archivi fino ad oggi

Dopo l'assaggio di due anni fa, tornano in libreria le avventure del piccolo Nicolas, la peste più nota della letteratura francese recente. Insieme con Alceste, Rufus, Geoffroy ecco gli scatenati birbanti tanto familiari ai piccoli lettori nono soltanto transalpini, nati dal genio di Rene Goscinny (famoso per essere uno dei «padri» di Asterix con Uderzo) e di Jan Lacques Sempè che ha curato le illustrazioni grazie alle quali le «Storie inedite del piccolo Nicolas» (Donzelli, pp.620, 32 euro) acquistano maggior pregio. Le avventure che fanno parte di questo volume furono scritte fra il 19959 e il 1965 e destinate a un quotidiano francese per poi restare sepolte sotto la polvere degli archivi per quasi cinquant'anni a causa anche della sopravvenuta morte dello stesso Goscinny, scomparso nel lontano 1977.
Tuttavia il volume ha visto la luce anche in Francia solo pochissimo tempo fa. Sei anni fa hanno fatto la loro comparsa negli scaffali delle librerie le copie di questo libro che, in poche settimane, aveva già toccato il tetto delle 650mila copie vendute. Le cifre danno il polso della popolarità cui è arrivato il piccolo Nicolas che, negli anni successivi, è approdato anche alla portata dei piccoli lettori di casa nostra e, più recentemente, anche un film di successo del quale sarebbe stato annunciato anche un sequel. Nicolas insomma fa proseliti e la Donzelli scommette ciecamente sul personaggio e sulle sue accattivanti avventure dando alle stampe questo volume con la speranza non troppo nascosta di bissare il tetto di vendite raggiunte.


Chi si avventurerà nella lettura scoprirà le nuove peripezie del protagonista e dei suoi amichetti che si propongono di animare a modo loro il compleanno di un'amica, di mettere sottosopra l'ufficio di papà, di far diventare matti i nuovi vicini così come il sorvegliante, oltre che architettare le nuove vacanze. Insomma uno svago distensivo che serve ad avvicinare i ragazzi al libro con la speranza di riuscire a conquistarli e a fare della lettura quel piacere che, nel nostro Paese, è ormai oggetto sempre più raro.

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