Torna a suonare il grande organo del Duomo

Non c’è che dire: le iniziative per finanziare la guglia maggiore del Duomo - ma anche per valorizzare e diffondere la conoscenza dei tesori contenuti nella cattedrale - si susseguono a ritmo incalzante, grazie all’attività dell’instancabile Veneranda Fabbrica. Così, l’antico istituto, nell’ambito del progetto «Vivilduomo», propone ai milanesi e non solo una serie di concerti che avranno come protagonista indiscusso il grande organo della tempio. Il ciclopico strumento, realizzato appositamente nel 1937-38 dalle ditte Mascioni e Tamburini, con le sue 15.800 canne, cinque consolle e 180 registri, è infatti in assoluto il più grande organo moderno esistente in Italia, secondo in Europa e decimo al mondo. Il ciclo di concerti organistici, del resto, riprende una tradizione culturale che retrodata al 1986, poi sospesa negli ultimi anni per problemi diversi. Il primo appuntamento con l’inconfondibile voce di questo vero e proprio monumento alla musica è per giovedì prossimo, 7 ottobre, alle ore 19, con il concerto di Christopher Herrick, organista inglese di fama internazionale. Suggestivo il programma, che per una volta si stacca dalle canoniche pagine barocche per affidarsi ad autori a cavallo tra Otto e Novecento. Si comincia con Alfred Hollins e la sua Triumphal March, per proseguire con Percy Fletcher (Fountain Reverie), Camille Saint-Saëns (Rhapsodie n.3) e Aleander Guilmant (Sonata n.1 in Do minore). Il secondo appuntamento è per il giovedì successivo, 14 ottobre, sempre alle ore 19. Volutamente diverso il programma, al fine di esprimere e comunicare al meglio le potenzialità dello strumento. Protagonista sarà infatti l’orchestra dei Musici della Veneranda Fabbrica, diretta da Giovanni Battista Mazza, con Emanuele Carlo Vianelli alle tastiere, nell’esecuzione del Concerto per organo e orchestra di M.E. Bossi. Si riprenderà giovedì 11 novembre, stessa ora, quando Lorenzo Piani al clarinetto e Alessandro la Ciacera all’organo eseguiranno pagine di German, Stanford, Alain, Migliavacca e Rimskij-Korsakov. Infine, il 26 dicembre, giorno dedicato a Santo Stefano, gran finale con il Concerto di Natale, per chiudere nel migliore dei modi una rassegna davvero unica. Musica ma non solo. Al termine dei concerti (escluso il 26 dicembre), sarà possibile partecipare alle visite guidate all’organo, per conoscere non soltanto peculiarità e caratteristiche di uno strumento davvero eccezionale, ma anche per imparare a conoscere la storia della musica in Duomo e i suoi protagonisti, attraverso un viaggio straordinario. La storia del Duomo infatti è sempre stata legata al suo organo. Se ne ha notizia già dalla fondazione: è del 1394, solo sette anni dopo la posa della prima pietra della cattedrale, la decisone del Consiglio della Fabbrica di far costruire uno strumento per il Duomo, e l’incarico venne affidato a fra’ Martino de Stremidi, che lo portò a termine dopo due anni di lavoro. La prenotazione per le visite (costo per la partecipazione individuale 5 euro) è obbligatoria, contattando i numeri 334.6407079, 339.

6326211, dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 13 e, nel pomeriggio, dalle 14 alle 17. I biglietti per l’accesso alla visita dovranno essere ritirati direttamente al Duomo Info Point di via Arcivescovado 1, antro le ore 18.30 della sera del concerto.

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