Praga - Via libera al Trattato di Lisbona. Il presidente ceco Vaclav
Klaus ha firmato. Ultimo tra i Paesi
dell’Ue, la firma giunge dopo la sentenza della Corte
Costituzionale ceca che ha stabilito che il Trattato di Lisbona è
conforme alla Costituzione della Repubblica, rimuovendo
l’ostacolo finale alla ratifica del trattato che riforma le
istituzioni europee da parte della Repubblica ceca.
Il presidente euroscettico Vaclav Klaus aveva detto di voler
attendere il pronunciamento della Corte di Brno per firmare il
trattato europeo di riforma, dopo aver ottenuto una deroga alla
Carta dei diritti fondamentali che consente a Praga di evitare
nuovi ricorsi per l’indennizzo di tre milioni di tedeschi espulsi
dai Sudeti dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Barroso: "In vigore a dicembre o gennaio" Il Trattato di Lisbona entrerà in
vigore a dicembre o a gennaio, dopo la ratifica della Repubblica
Ceca: lo ha indicato il presidente della Commissione europea
Josè Manuel Barroso in una intervista alla Reuters Tv.
Un calvario lungo 8 anni Dopo quasi otto anni di
gestazione e un tentativo fallito, il destino del progetto di
riforma delle istituzioni europee, nato per assicurare il buon
funzionamento dell’Ue allargata a 27 membri, sta per compiersi.
La decisione odierna con la quale la Corte Costituzionale
della Repubblica Ceca ha dato il suo ’nulla ostà alla ratifica
di Lisbona ha consentito al presidente Vaclav Klaus di apporre
la sua firma in calce al Trattato, spianando così la strada
alla sua entrata in vigore entro le fine dell’anno,
probabilmente il primo dicembre prossimo.
Tutte le tappe del Trattato Ecco le principali tappe del progetto di riforme, dalla
nascita della Convezione europea ad oggi.
- 28 febbraio 2002: a Bruxelles si insedia la Convenzione per
le riforme dell’Unione presieduta da Valery Giscard d’Estaing
- 10 luglio 2003: i lavori della Convenzione si chiudono con
l’adozione della bozza della prima Costituzione europea.
- 4 ottobre 2003: a Roma, sotto la presidenza italiana dell’
Ue, il vertice europeo dà il via ai lavori della Conferenza
intergovernativa (Cig) che deve tradurre la bozza di
Costituzione in un vero e proprio Trattato.
- 1 maggio 2004: dieci nuovi Paesi entrano a far parte
dell’Ue che diventa così composta da 25 partner.
- 18 giugno 2004: dopo due giorni di febbrili negoziati il
vertice Ue, riunito a Bruxelles sotto la presidenza irlandese,
raggiunge un accordo sul testo della Costituzione europea.
- 29 ottobre 2004: viene firmato a Roma, in Campidoglio, il
Trattato che istituisce una "Costituzione per l’Europa".
- 29 maggio 2005: la Francia, attraverso un referendum
popolare, dice ’nò alla ratifica della Costituzione.
- 1 giugno 2005: anche gli olandesi bocciano la Costituzione.
- 1 maggio 2007: Bulgaria e Romania entrano a far parte
dell’Ue.
- 19 ottobre 2007: dopo una lunga pausa di riflessione e
complesse trattative, il vertice Ue di Lisbona trova un’intesa
sul testo di un nuovo Trattato che sostituirà la Costituzione.
- 12 giugno 2008: l’Irlanda, attraverso un referendum, boccia
la ratifica di Lisbona: il 53,4% dei votanti dice ’nò al nuovo
Trattato.
- 2 ottobre 2009: si svolge il secondo referendum irlandese
sulla ratifica di Lisbona; questa volta vincono i sì.
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