Milano - "L’impressione è che i banchieri sia in vacanza, sia al lavoro, sia locali, sia centrali facciano qualcosa che non è il loro mestiere e che i governi non facciano qualcosa che è nel loro dovere". Riferendosi all’incontro di Davos il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha fatto sapere che, "nella montagna incantata, l’unico discorso politico di grande rilievo è stato quello del presidente francese". E ha avvertito: "Basilea 3 è la via diretta per produrre, laddove viene applicata, il credit crunch".
Il peso dell'Europa "G3, non G2". È quanto ha detto il titolare del dicastero di via XX Settembre sottolineando la necessità che tra i grandi del mondo oltre agli Stati Uniti e alla Cina compaia anche l’Unione europea. "I tavoli con due gambe - ha messo in rilievo durante il suo intervento ad un incontro organizzato da Aspenia - non stanno in piedi, ce ne vogliono almeno tre. L’Europa è fondamentale per tutti, ovviamente anche per noi".
Tremonti si è poi soffermato sul piano Obama per regolare il settore bancario sottolineando che prima "ha avuto un approccio abbastanza soft e poi, con il discorso all’Unione, ha modificato il piano iniziale con un approccio hard". "E' difficile pensare - ha sostenuto il ministro dell'Economia - che la prossima crisi si eviti con la tecnica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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