Roma - Il Tesoro ha rivisto al ribasso la stima di crescita per il prossimo anno all’1,3% dal precedente 1,5%, rende noto una fonte governativa. Nello schema di "Decisione di finanza pubblica" all’attenzione del Consiglio dei ministri il pil per l’anno in corso è rivisto al rialzo a 1,2% da 1%. La stessa fonte dice che per il 2012 e il 2013 l’economia è stimata crescere attorno al 2% l’anno. Le stime del governo per il 2010 e il 2011 ricalcano quelle diffuse da Confindustria a metà mese. Le ultime stime della Banca d’Italia erano per una crescita dell’1% sia per il 2010, sia per il 2011.
Rapporto debito/pil Il rapporto debito/pil nel 2010 si assesterà invece al 118,5% anziché al 118,4%, nel 2011 al 119,2% anziché al 118,7% e dal 2012 tornerà a scendere, portandosi al 117,5%. Il peggioramento del debito secondo il governo si deve alla minore crescita e all'impatto del contributo per la Grecia. Confermate le stime per il deficit/pil al 5% quest'anno e al 3,9% nel 2011.
Sacconi: siamo rigorosi La Decisione di finanza pubblica fissa al 5% il rapporto deficit/pil per il 2010.
Alla domanda se il Consiglio dei Ministri abbia espresso preoccupazione per un livello del deficit così alto, il ministro del Welfare, Maurizio Saccconi, risponde: "Siamo comunque tenuti ad una rigorosa disciplina di bilancio. Il vincolo europeo è virtuoso, aiuta". Il patto di stabilità della Ue fissa al 3% il tetto per il rapporto deficit/pil.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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