«Troppe tasse sull'auto Il settore faccia qualcosa»

BolognaAl Motor Show di Bologna, che si è appena concluso e che ha registrato l'assenza di numerose case automobilistiche, il Gruppo Volkswagen ha scelto di esserci. A Massimo Nordio, amministratore delegato e direttore generale di Volkswagen Group Italia dal 1° luglio 2012, chiediamo i motivi di questa scelta. «Al Motor Show di Bologna, che si è appena concluso e che ha registrato l'assenza di numerose Case automobilistiche, il Gruppo Volkswagen ha scelto di esserci. A Massimo Nordio, Ad e Direttore Generale di Volkswagen Group Italia dal 1° luglio di quest'anno, chiediamo i motivi di questa scelta.
«Le ragioni della nostra presenza al Motor Show - risponde - hanno, innanzitutto, radici lontane, perché da 26 anni a questa parte non siamo mai mancati, e qui abbiamo lanciato tante novità anche a livello mondiale ed europeo. Ed è quello che è successo quest'anno, proponendo in anteprima per il pubblico italiano il Maggiolino Cabriolet, la terza serie di un modello che anche in Italia ha rappresentato un'icona del marchio Volkswagen.
Il Maggiolino Cabriolet arriverà in primavera, ma il 2013 sarà il banco di prova della VII serie di Golf. Quali sono state le reazioni del pubblico nelle prime settimane di lancio?
«Abbiamo registrato un grande afflusso di pubblico nelle concessionarie e tantissime prove di guida, ma ciò che più ci ha impressionato è il numero di visite del sito dedicato a Golf, oltre un milione, e ancora di più le 130mila configurazioni che i visitatori hanno realizzato, un dato comunque coerente con l'abbassamento dell'età del cliente tipo di Golf».
«The key to perfection» è lo slogan che accompagna la nuova Golf, modello che non nasconde più l'ambizione di essere una vettura premium e condivide con Audi A3 e Seat Leon la nuova piattaforma Mqb. Possono crearsi gelosie e sovrapposizioni all'interno del gruppo?
«Assolutamente no, perché abbiamo sempre dimostrato di saper gestire questo fenomeno. Ogni marchio ha le sue caratteristiche specifiche e un'immagine ben definita che anche i nuovi modelli conservano, peculiarità come, per esempio, la trazione integrale per Audi. Tutti si avvantaggeranno, comunque, della riduzione di peso che la piattaforma Mqb ha permesso».
Ma Seat Leon si presenta molto aggressiva negli allestimenti e nei prezzi.
«Certo, il design è veramente innovativo e abbiamo scelto di esaltarlo con i fari a led (di serie in fase di lancio, ndr) che la rendono più esclusiva. Ma saranno opportunità di conquista di nuovi clienti, anche grazie allo straordinario handling che ci ha convinto a proporre la Leon al Motor Show soltanto nelle aree esterne per i test drive».
Come crescerà la famiglia della nuova Golf?
«Ci sarà innanzitutto quella che io chiamo l'icona di un'icona: la Gti, che a Bologna abbiamo presentato ancora nella veste di concept, ma vicinissima alla versione di serie. Avrà 220 cv e tanta tecnologia inedita. Siamo come sempre attenti alla riduzione di consumi ed emissioni, e quindi il 2013 vedrà debuttare anche la BlueMotion, una turbodiesel che consuma appena 3,2 litri ogni 100 km. Sul fronte del rispetto ambientale potremo contare anche sulla eco Up! che utilizza il metano come carburante alternativo, una city-car che con la spesa di 1 euro percorre 35 chilometri».
Quali sono i suoi auspici e le sue previsioni per il 2013?
«Vorrei, prima di tutto, che le case estere organizzassero azioni efficaci per far capire che l'auto non può più essere soltanto una fonte di gettito fiscale. Per quanto riguarda il mercato, ho sentito in questi giorni previsioni forse un po' troppo ottimistiche.

Da parte nostra puntiamo a mantenere la leadership con il marchio Volkswagen e quella di gruppo in un mercato che resta strategico per portare il Gruppo Vw, nel 2018, a essere il primo costruttore a livello mondiale».

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