«Ripensare la segnaletica a misura di utente», questo l'imperativo secondo Antonio Musso, professore ordinario di Trasporti dell'Università la Sapienza, intervenuto alla tavola rotonda «Dalla Malasegnaletica alle buone pratiche», organizzata da Assosegnaletica e Federmobilità. «Distrazione e incertezza degli utenti sono tra le cause che - secondo l'Istat - provocano gli incidenti - ha sottolineato Musso - in particolare l'inadeguatezza della segnaletica rispetto alle condizioni di traffico, la percettibilità tardiva, una collocazione irregolare, l'usura dei materiali, la mancata manutenzione e l'installazione difforme dalle norme rappresentano i principali fattori che generano insicurezza. Occorre, a questo punto, un nuovo approccio: rivalutare i codici di buona pratica nel processo di adeguamento della segnaletica stradale e permettere l'adozione di segnali non previsti dal Codice della strada a integrazione di quelli esistenti», ha continuato il docente.
Un esempio viene dall'Olanda e dagli Usa dove si ricorre a colorazioni e addobbi floreali che fungono da contrasto per segnalare l'attraversamento pedonale. «Inoltre - ha concluso l'esperto- occorre attingere alle potenzialità degli Its (Intelligent transportation system) con l'utilizzo di cartelli a messaggio variabile e corsie multifunzione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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