
Vivere più a lungo e in salute è possibile. Il segreto di una sana longevità sta nell'alimentazione: il professor Valter Longo, direttore del Longevity Institute dell'Usc (University of Southern California) Davis School of Gerontology di Los Angeles, è senza dubbio uno dei massimi esperti in materia. Conosciuto in tutto il mondo per l'invenzione del programma che mima il digiuno e per il suo best-seller mondiale «La dieta della longevità», tradotto in 26 lingue e disponibile in 40 paesi, Longo è stato nominato da Time Magazine una delle 50 persone più influenti nell'ambito della salute proprio per le sue ricerche riguardanti la longevità e la prevenzione delle più gravi malattie.
Professore, oltre 25 milioni di italiani sono in sovrappeso. Il dato la preoccupa?
«Questo fenomeno non riguarda solo l'Italia, ma interessa sempre tutto il sud dell'Europa. Da noi, cullandoci con l'idea della dieta mediterranea come la migliore al mondo, abbiamo probabilmente trascurato un problema che adesso sta diventando enorme: nell'alimentazione di bambini e adulti si stanno abbinando un po' tutte le cose negative, dunque cibi ultraprocessati, amidi, quindi pane, pasta, pizza e patate, ma anche proteine animali, grassi animali e sedentarietà. La cosa è esplosiva perché con questo mix diventi sovrappeso e sei a rischio obesità, inoltre si accelerano anche l'invecchiamento e le malattie a esso legate».
Cosa non va nella dieta dei giorni nostri?
«Ormai la vera dieta mediterranea, ricca di legumi e di vegetali, non la fa più nessuno o quasi, quindi dovremmo ridefinirne meglio il concetto. Perché molti non sono nemmeno consapevoli di questo e dunque non si pongono il problema di dover correggere la loro alimentazione».
Gli italiani sono poco disciplinati a tavola?
«Il mio libro ha venduto molte copie e questo significa che tantissime persone vogliono essere sane, ma rappresentano comunque una piccola porzione rispetto alla totalità. La maggioranza dei nostri connazionali si sta spostando su modelli alimentari poco sani e vicini a quelli del degli Usa, dove ci sono tassi di obesità e di sovrappeso significativi».
Come si può invertire questa tendenza?
«Dobbiamo dare soluzioni semplici: non possiamo imporre alle persone di rivoluzionare da un giorno all'altro la loro dieta, perché questo obbligo non avrebbe effetto. Con la Fondazione Valter Longo nel sud Italia stiamo testando su cinquecento pazienti due strategie, che abbiamo definito in uno studio clinico con l'Università della Calabria e di Palermo: la dieta della longevità, che è una dieta mediterranea ma ancora più stretta, oppure la dieta vegana mima digiuno, che interessa solo cinque giorni ogni tre mesi. Inoltre abbiamo testato su un gruppo quest'ultima soluzione assieme alla dieta mediterranea giornaliera. Tutte le opzioni stanno dando ottimi risultati e sono basate su evidenze scientifiche su cui tutte concordano».
I professionisti della sanità come possono aiutare questo processo?
«Sono stato molte volte a Roma a parlare con politici e ministri e in quelle occasioni ho sempre ribadito, assieme alla Fondazione, la necessità di investire su 10mila nutrizionisti impegnati in favore della salute di circa 5 milioni di italiani a rischio di patologie. Questo investimento relativamente basso creerebbe posti di lavoro, ma soprattutto un risparmio quasi immediato, perché il diabete fino a qualche anno fa costava all'Italia 12 miliardi di euro all'anno e il costo per 10mila nutrizionisti probabilmente sarebbe solo 500mila di euro. Questa proposta potrebbe peraltro confluire in un grande studio nazionale per vedere come le varie diete influenzano la salute. Quindi avremmo un riscontro ancora più concreto sui miglioramenti ottenuti».
A oggi, che riscontri avete?
«Quest'anno abbiamo pubblicato due studi, uno con la Sapienza e uno con Tor Vergata, dove la mima digiuno veniva applicata nel primo caso a pazienti con malattie renali e nel secondo caso a pazienti che avevano perso l'olfatto e il gusto. Entrambi gli studi evidenziavano grossi miglioramenti, a dimostrazione del fatto che la mima digiuno sta iniziando a funzionare molto bene in clinica non solo sulla riduzione del peso e sul diabete, che è un'evidenza assodata, ma anche sulle malattie renali e le disfunzioni sensoriali. Secondo me si dovrebbe favorire la mima digiuno anche come opzione per il medico italiano come un valido alleato.
Con le cliniche della Fondazione Valter Longo seguiamo ogni anno migliaia di persone in tutta Italia e sappiamo bene quanto sia importante affiancare le persone con un vero e proprio programma che educhi a uno stile di vita sano, grazie a un team di specialisti che sappia farlo con rigore e successo».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.