Il restyling di via Cantore e via Buranello; i lavori di manutenzione al cimitero della Castagna; la messa in sicurezza del complesso scolastico di via Reti (scuola materna Bacigalupo, infanzia Firpo, elementare Cantore); la riqualificazione del parco di villa Rosazza. Sono i principali interventi previsti dallo schema triennale dei lavori pubblici 2009 - 2011, illustrati ieri dall'assessore Mario Margini nella sede del municipio Centro - Ovest. L'entità degli importi stanziati - oltre 5 milioni di euro per il prossimo anno, 39 milioni fino al 2011 - è considerata «dignitosa» dal presidente del parlamentino Domenico Minniti, mentre Roberta Mongiardini (Rifondazione comunista), presidente della seconda commissione, evidenzia «lo sbilanciamento dei fondi sul quartiere di San Teodoro rispetto a Sampierdarena», aggiungendo un elenco di interventi, attesi da anni e non più rinviabili. A partire dalla riqualificazione di via Sampiedarena che non è stata inserita nello schema triennale dei lavori pubblici, mentre era prevista nel piano precedente.
«Esisteva già un progetto su questa strada, ma è stato accantonato: chiediamo che venga ripreso con la massima urgenza», scandisce Giuseppe Interligi, capogruppo di An in sintonia con Roberto Ciffarelli del Gruppo misto. Per l'assessore Margini la questione non si pone, nel senso «che le priorità erano i portici di via Cantore e la riqualificazione di via Daste e via Buranello. Inoltre bisogna tenere conto di tutti i lavori in corso all'interno della delegazione: una strada va tenuta libera per il traffico». Via Sampierdarena, appunto. Tra gli interventi non più procrastinabili, posti all'attenzione dell'assessore, rientrano anche il recupero e la valorizzazione del palazzo della Fortezza e delle altre ville storiche di Sampierdarena, l'illuminazione in piazza Vittorio Veneto e via Rolando, il restyling di salita Millelire e la pista ciclabile dal porto antico alla Fiumara.
Ieri si è appreso che quest'ultima è gia cofinanziata e dovrebbe arrivare fino alla Lanterna non in sede propria, ma sfruttando il marciapiede di via Adua e via Buozzi. «Nulla vieta però - spiegano i tecnici del Comune - che la pista possa allungarsi fino alla Fiumara».
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