Tutti in Cina a fare affari E ora si punta sul lusso

La Cina è il nuovo Eldorado dell’industria automobilistica. Nel 2009 ha strappato agli Usa la palma del primo mercato, con 10,3 milioni di vetture vendute. E continua a crescere a un ritmo impressionante (+76% nel primo trimestre del 2010) con stime di incremento del 20% l’anno almeno fino al 2015. Nella crisi, è diventata l’áncora di salvezza per taluni (l’ex colosso Gm) e la gallina dalle uova d’oro per altri (il gruppo Volkswagen, in generale, e Audi in particolare). Ma tutti guardano oggi alla Cina come la terra promessa, il Paese dalle potenzialità infinite che può dare ancora un futuro luminoso ai costruttori di auto.
Anche Fiat, che dopo una prima sfortunata esperienza quando i tempi non erano ancora maturi, si accinge ora a piantare nuove radici ai piedi della Grande Muraglia, con un investimento di cui si vedranno i primi frutti l’anno prossimo. Intanto, al sempre più importante Salone di Pechino che aprirà le porte al pubblico martedì, il made in Italy farà strabuzzare gli occhi a mandorla dei visitatori con la sbalorditiva Ferrari 599 Gto, la più prestazionale di sempre tra le «rosse» stradali.
Basata sulla vettura laboratorio 599XX, è una berlinetta con motore V12 estrema sotto ogni punto di vista: scarica a terra 670 cv, accelera da 0 a 100 orari in 3,35” e supera i 335. Finirà nelle mani di soli 599 clienti che ricercano la sportività più pura. Come gli acquirenti a cui è riservata una versione speciale della Lamborghini Murciélago LP 670-4 Superveloce: riconoscibile per la striscia di colore arancio su un corpo vettura grigio, la China Limited Edition sarà limitata a 10 unità col nome del proprietario sulla targa numerata. I nuovi ricchi cinesi sono una manna dal cielo per i produttori di vetture di prestigio, tanto che sono all’insegna del lusso e dell’esclusività quasi tutte le novità mondiali, su un totale di 14 presentate a Pechino dalle grandi marche internazionali. Ben tre le vetture da chauffeur con passo allungato rispetto al modello standard, mirate a soddisfare le esigenze dei dignitari locali che amano viaggiare seduti dietro, con tanto spazio e nel massimo comfort. Audi svela la A8 L, lunga 5,26 metri (13 cm più di quella «normale») e motorizzata per l’occasione con un possente motore W12. Bmw risponde con la versione lunga (8 cm in più, per un totale di 5,04 metri) della sua vice ammiraglia, la Serie 5, che sarà prodotta proprio in Cina e riservata alla clientela locale. Mercedes, che pure vende con successo nel Celeste Impero una versione lunga della Classe E, porta invece al centro dell’esposizione la Shooting Break, concept di una grande coupé che anticipa il look della seconda serie della Cls attesa al debutto in autunno a Parigi e conferma l’intenzione di proporre il nuovo modello anche con carrozzeria a 5 porte. Completano la parata delle novità di rango elevato il restyling della Maybach, la versione V6 della Porsche Panamera, due versioni speciali della Bentley Continental e l’aggiornamento di mezza età della Volkswagen Phaeton, ridisegnata soprattutto nel frontale e dotata di tecnologie inedite come il sistema di gestione dinamica dei fari abbaglianti. Alla clientela delle grandi berline guarda anche Citroën con la Metropolis, prototipo ibrido su base C6, mentre Ford si chiama fuori dal coro con la Start, concept di una city-car a 3 porte con motore 3 cilindri 1.0 che curiosamente ricorda le linee della prima generazione della Ka. Ben 75 le novità esposte dai costruttori cinesi, tra i quali stanno emergendo alcune case indipendenti che, lasciate alle spalle le ingenuità iniziali, ormai combattono ad armi pari con le joint-venture partecipate dai grandi player internazionali. Prima tra tutte Byd, che lo scorso anno ha piazzato la berlina F3 in cima alla classifica dei modelli più venduti in Cina: al Salone la marca leader anche nella tecnologia delle batterie presenta tra l'altro il crossover S6, di cui non è esclusa l’esportazione in Italia. Già sicuro è invece lo sbarco nel nostro Paese, ma con la sigla M anziché H5, del Suv Haval, che Great Wall commercializzerà nei prossimi tre anni insieme con altri 8 nuovi modelli esposti a Pechino, tra cui la berlina media Voleex C30.

Ben 11, infine, tra berline, Suv, monovolume e pick-up, le novità di Geely, la più importante tra le case cinesi a proprietà privata, ormai conosciuta anche in Europa dopo la recente acquisizione di Volvo.
Spazio anche alle moto con Ducati e la sua gamma 2010: Monster 696, Hypermotard 796, Strettfighter, 1198 e la nuovissima Multistrada 1200.

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