Tutti quei crimini (atroci) confessati davanti alle telecamere

La confessione di Lorenzo Carbone a Pomeriggio Cinque ha scosso il pubblico, ma non è la prima volta che le telecamere registrano confessioni e crimini atroci

Tutti quei crimini (atroci) confessati davanti alle telecamere
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È stato uno choc non indifferente quello subito dagli spettatori di Pomeriggio Cinque che, durante un collegamento con Spezzano di Fiorano, comune poco distante da Modena, hanno visto Lorenzo Carbone ammettere al microfono del giornalista Fabio Giuffrida l'omicidio della madre Loretta Levrini. La donna, ottantenne, era stata trovata morta nel proprio letto dall'altra figlia, passata per trascorrere un po' di tempo con l'anziana madre. Da subito le indagini si sono concentrate sul figlio della donna, che era ricercato già da domenica. La sua fuga, tutt'altro che premeditata e organizzata, è finita proprio sotto casa della Levrini. Con un fazzoletto per tamponarsi il viso e la voce tremula, Lorenzo Carbone ha confessato ai microfoni di Canale 5 il proprio crimine, asserendo che "l'ho strangolata. Prima ho provato con il cuscino, non riuscivo, ho provato con la federa. E alla fine ho usato i nastrini, cioè i lacci." Alla domanda sul motivo dietro questo terribile omicidio, il cinquantenne ha spiegato che "non ce la facevo più. Con la mamma ogni tanto litigavo, mi faceva arrabbiare, perché ripeteva sempre le stesse cose [...] Era tra la demenza e l'Alzherimer, diceva cose strabne, mi faceva male. Non riuscivo più a gestirla".

Quello di Lorenzo Carbone non è il primo crimine che viene confessato alle telecamere televisive. Il caso più noto, probabilmente, è quello di Ferdinando Caretta che confessò il proprio crimine al giornalista Rai Giuseppe "Pino" Rinaldi di Chi l'ha visto?. L'assassino, che aveva cercato rifugio a Londra, venne fermato dalla polizia britannica per un controllo di routine, salvo poi contattare il giornalista che lo stava cercando da giorni. Raggiunto per rilasciare l'intervista al noto programma dedicato a crimini e persone scomparse, Fernando Caretta crollò, confessando l'omicidio dei propri genitori, Giuseppe e Marta, e quello del fratello più piccolo, Nicola, avvenuti il 4 agosto 1989 a Parma. Davanti al microfono, come ricorda l'agenzia AdnKronos, Caretta confessò: "Ho impugnato quell’arma da fuoco e ho sparato ai miei genitori e a mio fratello". Nella ricostruzione fatta dal Corriere di Bologna in occasione della morte dell'omicida avvenuta nel 2023, viene ricordato come Caretta, che all'epoca dei fatti aveva 27 anni, riuscì a occultare sia i cadaveri della sua famiglia sia l'arma del delitto. L'uomo raccontò tutto nell'intervista di più di un'ora condotta proprio da Rinaldi.

Sarà sempre Chi l'ha visto? il palcoscenico di un'altra rivelazione scioccante, che ha scosso le coscienze del pubblico italiano: il ritrovamento del cadavadere di Sarah Scazzi, la ragazzina di quindici anni uccisa ad Avetrana, il cui omicidio ora sarà al centro di una serie televisiva Disney+ che farà il suo esordio alla Festa del Cinema di Roma, quasi a sottolineare quanto crimine e spettacolarizzazione ormai vadano di pari passo. Come tutti ricorderanno, lo zio della ragazza, Michele Misseri, confessò l'omicidio (salvo poi ritrattare) e fu lui a indicare alle telecamere dove si trovava il cadavere di Sarah. Durante il ritrovamento, la madre della ragazza, Concetta Serrano Spagnolo, era collegata in diretta con la trasmissione e dunque scoprì proprio in diretta telivisiva il destino atroce della figlia. Per l'omicidio di Sarah Scazzi vennero poi condannate Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, condannate nel 2013 all'ergastolo. Federica Sciarelli, conduttrice di Chi l'ha visto?, commentò così l'accaduto: "È stato terribile che la mamma debba aver appreso queste cose dai giornalisti."

Il caso più scioccante, però, non riguarda i nostri confini nazionali. Tra le confessioni che hanno congelato il pubblico c'è senza dubbio quello di Himmet Arkturk che, come si legge sull'Indipedent, era il maggior sospettato della sparizione di una bambina di quattro anni.

Invitato a una trasmissione turca simile proprio a Chi l'ha visto?, Arkturk finì col confessare alla presentatrice Muge Anli, di aver rapito, stuprato e poi ucciso Irmak Kubal, che sparì mentre stava giocando nel giardino della propria abitazione nella parte occidentale della Turchia. Quello di Lorenzo Carbone, dunque, non è il primo caso in cui un reo confesso affida le proprie dichiarazioni alle telecamere prima che agli inquirenti.

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