Uccise cagnolina a calci, al via il processo

Lunedì l'uomo davanti ai giudici di Salerno. Gli ambientalisti si mobilitano: "Davanti al tribunale con striscioni e fiocco rosa"

Uccise cagnolina a calci, al via il processo

Fissata la data d’inizio del processo a carico di un 60enne salernitano accusato di aver ucciso a calci una cagnolina di appena sei mesi. I fatti di cui dovrà rispondere l’uomo davanti ai giudici risalgono al febbraio dello scorso anno quando l’episodio, immortalato in un video finito subito virale su internet, scatenò un’ondata di rabbia nella città campana.

Il processo comincerà lunedì prossimo, 7 maggio. Le associazioni ambientaliste, raccoltesi in un comitato spontaneo nell’immediatezza dei fatti all’origine del procedimento, dichiarano di essere pronte a dar battaglia. E in una nota danno appuntamento davanti al tribunale di Salerno: “Finalmente ci siamo: il processo inizierà lunedì 7 maggio. Dalle ore 9.00 ci saremo anche noi davanti al Tribunale di Salerno ed invitiamo la cittadinanza a partecipare al presidio con striscioni, cartelloni ed un fiocco rosa intorno al braccio in ricordo di Chicca, simbolo di tutti gli animali maltrattati. Non vogliamo – proseguono dal Comitato - che anche questo caso finisca come per Spike, cane bruciato vivo a Pozzuoli, in provincia di Napoli, perché "colpevole" di essersi accoppiato con la cagnolina di chi lo ha poi torturato ed il cui processo si è concluso con l'assoluzione dell'unico imputato, o come per Angelo, dolcissimo cagnone bianco barbaramente seviziato ed ucciso a colpi di pala a Sangineto, in provincia di Cosenza, dopo essere stato legato ed appeso ad un albero da quattro gi­ovani del posto che, dopo l'uccisione, avevano addirittura pubblicato su Facebook il video del loro crudele gesto e che, sebbene condannati a sedici mesi di carcere (il massimo della pena, considerato che avevano scelto il rito abbreviato), non hanno trascorso neppure un giorno in prigione in quanto incensurati”.

Infine la proposta per una nuova legge in materia di maltrattamenti sugli animali: “Chiediamo a livello nazionale una proposta di legge per

l'inasprimento delle pene per i reati a danno degli animali, che l'arresto sia una certezza, che non possa essere commutato in pena pecuniaria e che vengano attivati percorsi rieducativi per chi commette queste violenze”.

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