Torino - E' caccia all'assassino del romeno di soli 15 anni ucciso, ieri pomeriggio a Torino, forse per colpa di una sigaretta negata. Per tutta la serata, gli investigatori della squadra mobile hanno setacciato il luogo del delitto e interrogato i testimoni. Tra loro anche un amico della vittima, anche lui giovanissimo, che ha ricostruito l'aggressione in un giardino pubblico di via Vibò, periferia Nord del capoluogo piemontese.
La tragedia, secondo la ricostruzione della polizia, si è consumata in pochi istanti. G.M., la vittima, e l'amico sono stati circondati da un gruppo di ragazzi, romeni anche loro ma più grandi. "Ce l'hai una sigaretta", hanno chiesto. "No, non fumo", è stata la risposta del giovane aggredito. Ma forse la richiesta di un po' di fumo era solo il pretesto per cercare di rubare loro il cellulare. "Allora dacci quello", gli hanno intimato, indicando un Nokia ultimo modello che la vittima aveva ricevuto in regalo a Natale. Ne è nata una colluttazione, nel corso della quale è spuntato un coltello che lo ha ferito alla gola.
La polizia scientifica sta esaminando i vestiti del giovane ucciso, alla ricerca di eventuali tracce biologiche dell'aggressore. Sulla base delle testimonianze raccolte, la squadra mobile invece sta ultimando l'identikit dell'assassino.
E intanto, nella notte, a Torino si è registrata un'altra aggressione in strada nei confronti di un italiano di 23 anni. S.F., queste le iniziali del suo nome, stava rientrando a casa al termine di una serata con gli amici. Poco dopo le 2.
30, in largo Turati, un individuo lo ha aggredito alle spalle e ha cercato di derubarlo. La vittima dell'aggressione è stata ferita con un'arma da taglio alla mano sinistra. Soccorsa e trasportata in ospedale, é stata giudicata guaribile in una quindicina di giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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