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Le ultime star d’America? I super fuorilegge

La donna più ricercata agli agenti: «Vengo con voi, ma prima mi trucco. Sono famosa»

da New York

Quando gli agenti dell’Fbi hanno buttato giù la porta dell’appartamento di un pusher del ghetto di Kansas City dove si era nascosta, Shauntay Henderson si è finalmente arresa. Ma prima di farsi ammanettare ha insistito che le fosse permesso di rifarsi la pettinatura. «Non posso uscire così», ha sorriso la pericolosa ventiquattrenne, «sono famosa». La Henderson non esagerava: ad aspettarla, davanti al commissariato c’erano paparazzi e reporter, decisi ad intervistarla con la stessa curiosità riservata ad una star, perché lei era l’unica donna apparsa negli ultimi dieci anni sulla lista dei dieci criminali most wanted, i più ricercati dall’Fbi nei cinquanta Stati dell’Unione. Una lista estremamente «esclusiva»: nel 1999 Osama Bin Laden aveva dovuto aspettare per un anno prima di diventare uno dei most wanted dopo aver terrorizzato gli Usa con la strage dell’ambasciata del Kenia; pur avendo attaccato nel 1993 il World Trade Center, il terrorista Ramzi Ahmed non vi è mai approdato.
Ma lei, la Henderson, era lì tra i dieci criminali più ricercati d’America: nera e muscolosissima, aveva la fama di essere uno dei capi più temuti della leggendaria gang 12th street ed era arrivata sulla lista grazie ad un omicidio, compiuto a sangue freddo lo scorso settembre. Quando aveva crivellato di colpi (non usciva mai di casa senza il suo mitra, carica di cartuccere come il Rambo femminile e temibile del ghetto di Kansas) un ventunenne che aspettava in macchina la sua fidanzata.
L’Fbi è convinta che la donna most wanted degli Usa abbia anche alle spalle almeno altri cinque omicidi e cinquanta sparatorie: compiute in nome della lunga vendetta che voleva portare a termine, a sangue freddo, contro altre gang rivali che le avevano ucciso due sorelle. «Che una donna finisca sulla lista dei dieci criminali più ricercati d’America - ha spiegato il portavoce dell’Fbi Christopher Budke - è estremamente insolito. Stiamo parlando dei peggiori assassini».
Ma se una volta, nel vecchio West, i banditi più leggendari finivano in quella maledetta decina, come si arriva oggi in cima alla lista dei most wanted? Bisogna mettersi in coda e attendere che si liberi un posto. Quando un fuggitivo viene catturato o ucciso, o quando, dopo anni di inattività, uno dei dieci diventa un «pensionato», l’Fbi chiede alle sue 56 succursali di rivedere i dossier dei loro peggiori criminali.
Una commissione si riunisce e decide quale criminale potrebbe essere arrestato grazie ad una fitta campagna pubblicitaria: i dieci most wanted finiscono su migliaia di manifesti affissi in ristoranti, bar, luoghi pubblici e nei commissariati di tutti i paesini americani. La lista dell’Fbi spesso varia: vi sono stati anni in cui c’erano solo sette o otto nomi e un anno in cui la lista era salita a sedici grazie ad un’intera gang di strada. Di volta in volta sono apparsi anche i nomi di Angela Davis, di alcuni padrini della mafia italo-americana, di spacciatori colombiani, maniaci sessuali e serial killer come il misterioso Sam.


Nel 1997 l’Fbi si era fatta furba e aveva offerto per la prima volta una ricompensa per la cattura di uno dei dieci most wanted: da 50.000 dollari la taglia era salita a 100.000, con alcune eccezioni: Bin Laden vale oggi 27 milioni di dollari, un milione l’introvabile Victor Manuel Garena, che aveva rubato svariati miliardi da una banca.

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