Unicredit, botto in Borsa tinto di giallo

CAUSE Le azioni da distribuire al posto della cedola hanno provocato correzioni sulle opzioni

Vola Unicredit, ieri il titolo ha guadagnato il 12,9% nel giorno in cui distribuirà nuove azioni gratuite a titolo di dividendo. Il gruppo guidato da Alessandro Profumo era reduce da una settimana di prese di beneficio in cui ha perso il 12% dopo un lungo rally, ma ieri in una sola seduta ha recuperato tutto il terreno perduto con un boom di volumi: è stato scambiato più del 2,3% del capitale.
Il rialzo però si è tinto di giallo. Secondo gli analisti non ci sono valide motivazione a spiegare gli acquisti. «Unicredit la settimana scorsa ha tolto il velo su un’ottima trimestrale e i dati erano già stati abbondantemente digeriti dal mercato», ha commentato un analista secondo cui «una correzione era la benvenuta: dal 9 marzo scorso Unicredit aveva più che raddoppiato di valore».
Per le sale operative la spiegazione è chiara: dietro il rialzo di ieri si celano motivi tecnici. «Il numero di nuove azioni da distribuire sotto forma di dividendo è variato tre settimane fa, questo ha comportato delle forti correzioni sulle opzioni che scadevano ieri, giorno di distribuzione della cedola», spiega un operatore.
Unicredit quest’anno non distribuirà un dividendo in contanti ma in azioni gratuite, un’operazione paragonabile ad un aumento di capitale da circa 3,3 miliardi che avrà l’effetto di migliorare sensibilmente la solidità finanziaria del gruppo. Il prossimo 21 maggio gli azionisti di Unicredit si troveranno in portafoglio 29 azioni ordinarie ogni 259 possedute. Ai titolari delle risparmio saranno distribuite 7 nuove azioni ogni 60 già in portafoglio. L’effetto sarà quello di vedere aumentare il numero totale di azioni ordinarie di circa il 18% e delle risparmio dell’11%. L’operazione ha portato Borsa Italiana a rettificare ufficialmente il prezzo di Unicredit a 1,6 euro per le ordinarie e 2,7 per le risparmio.
Per un broker con una lunga esperienza sul mercato, dietro questo movimento si cela molto di più. Ieri Banca d’Italia ha recepito la nuova direttiva europea elevando dal 5 al 10% la soglia minima per l'acquisto di quote nelle banche per la quale occorre richiedere un'autorizzazione a via Nazionale.
«Per fare solo un tuffo nel passato, cambia la norma con la quale Antonio Fazio ex governatore della Banca d’Italia sbarrò la strada agli stranieri per la conquista delle banche italiane», spiega il broker che aggiunge: «ora l’ostacolo è meno irto e questo rende il nostro sistema bancario più appetibile, richiamando gli acquisti».
Ieri intanto due broker hanno rivisto il prezzo obiettivo sul titolo. Deutsche Bank lo ha portato a 1,35 euro da 1,65 euro, rettificandolo per il numero di nuove azioni emesse e confermando il giudizio “hold”, mantenere. Kbw invece ha alzato il prezzo obiettivo a 2,3 euro da 1,7.
Insieme al giudizio dei broker, complice del rialzo è stato anche il buon andamento di tutto il settore.

Intesa SanPaolo ha messo a segno un guadagno del 4,4% dopo il +7,3% di venerdì, Banco Popolare ha guadagnato il 4,4% e Monte dei Paschi il 2,8%. Anche a Wall Street i titoli finanziari hanno ripreso il rally: Bank Of America guadagna il 9%, Citigroup il 4% e Jp Morgan il 3,7%.

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