Angelo Allegri
da Milano
Ultime messe a punto per lintesa tra Unicredit e Hvb. Domenica in tarda mattinata si riuniranno consiglio di amministrazione dellistituto italiano e consiglio di sorveglianza tedesco. In Piazza Cordusio verrà formulata una proposta formale e praticamente in tempo reale i rappresentanti degli azionisti di Hvb daranno il loro parere. La loro pronuncia non avrà valore legale, nel senso che anche in caso (improbabile) di bocciatura il meccanismo della fusione procederà ugualmente. Saranno poi i soci, aderendo o no allofferta di scambio, a decretare il successo delloperazione.
Per lunedì mattina è prevista una conference call con gli analisti e nel primo pomeriggio una conferenza stampa. Il meccanismo della fusione partirà subito: entro la fine di luglio dovrebbe riunirsi lassemblea straordinaria degli azionisti di Unicredit, che dovranno dare il loro placet. Tra la fine di settembre e i primi di ottobre dovrebbe svolgersi il concambio. Secondo alcune fonti, la banca di Alessandro Profumo non dovrebbe procedere ad un aumento di capitale (salvo quello necessario allo scambio carta contro carta con gli azionisti di Hvb). Per eventuali conguagli da versare in contanti (per esempio il corrispettivo dellofferta agli azionisti di minoranza di Bank Austria) Unicredit provvederà con «il suo capitale o vendendo qualche asset non strategico». Oggi intanto si concluderanno senza problemi gli incontri con i rappresentanti delle Fondazioni grandi azioniste di Piazza Cordusio. Dopo il via libera dellaltro giorno non sembrano essere emersi problemi: fonti vicine ai soci confermano la loro soddisfazione per quanto riguarda politica dei dividendi, corporate governance e piano industriale.
Un poalla volta trapelano poi indiscrezioni sulla struttura del nuovo gruppo. Unicredit-Hypo si baserebbe sul modello divisionale (riveduto e corretto) scelto da Profumo per Unicredit. Sotto Profumo (ceo) e Dieter Rampl (presidente) a livello di holding la guida della divisione retail spetterebbe a un italiano, Roberto Nicastro (ha lo stesso ruolo nella capogruppo milanese). Il settore Corporate e investment banking andrebbe al tedesco Stefan Jentzsch, quello per la Nuova Europa allaustriaco Erich Hampel (direttore generale di Bank Austria). Alla guida dellarea Asset management ci sarebbe Dario Frigerio (ha la stessa responsabilità in Unicredit). Il chief operating officer sarebbe Paolo Fiorentino (responsabile oggi della divisione global banking services). A seguire il Risk management sarebbe Michael Kemmer, mentre il chief financial officer sarebbe un italiano.
Unicredit garantirebbe per almeno cinque anni il mantenimento delle attività tedesche. Un punto questo fondamentale per garantirsi il consenso dei rappresentanti dei dipendenti nel consiglio di sorveglianza di Hvb.
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