Un Uruguay orgoglioso si batte fino al termine Sneijder e Robben regalano la finale all'Olanda

Gli orange di Van Marwijk battono la Celeste di Tabarez: sarà una finale europea. Olandesi avanti al 19' con Van Bonckohrst. Al 41' il pareggio di Forlan. Dal 25' al 28' micidiale uno-due di Sneijder e Robben. Ma Maxi Pereira segna il 3-2 al 47' della ripresa e il recupero è da batticuore, ma gli olandesi ce la fanno

Un Uruguay orgoglioso si batte fino al termine 
Sneijder e Robben regalano la finale all'Olanda

Città del Capo - Due giocate micidiali dei due fenomeni. Destro a giro sporco di Sneijder in area, svitamento e zuccata sul primo palo di Robben. Bert Van Marwijk deve ringraziare le sue stelle e il suo stellone se l'Olanda torna in finale ai Mondiali per la terza volta nella sua storia dopo il 1974 e il 1978, quelle dei tulipani del calcio totale. Il ct orange viene baciato nel finale da quel tocco di fortuna inevitabile per i vincenti. I suoi sciupano in tre occasioni il colpo del 4-1. E invece al 47' Maxi Pereira indovina il sinistro all'angolino da fuori area. E' il 3-2 che riapre i discorsi. La Celeste brutta, sporca, cattiva, ma soprattutto umile del ct chiamato Washington, l'ex allenatore milanista Tabarez, mette tutte le energie che ha negli ultimi 120 secondi. L'Olanda si spaventa perché gli uruguagi sono esperti in miracoli. Senza scomodare el Jefe Varela e la finale del '50 al Maracanà basta guardare ai quarti con l'Uruguay. La mano di Suarez, la traversa di Gyan su rigore e le parate di Muslera ai penalty. Ci prova ancora la Celeste, ma al Loco Abreu (che aveva risolto con le Black Stars con l'ultimo rigore) stavolta non riesce il cucchiaio vincente. 

Olanda brutta e vincente Gli arancione complici le assenze della diga migliore, De Jong, e del terzino di spinta, Van der Wiel, non sembrano brillanti come nel successo sul Brasile. Al 4' Kuyt, che si muove come un dannato, ma è poco lucido, avrebbe la palla buona dentro l'area, ma spara alto. L'Uruguay, da parte sua, aspetta e aspetta ancora. Ma il tram non passa. Passa Van Bronckhorst, invece, al 19'. Il suo sinistro incrociato da 30 metri si infila dritto all'incrocio. Muslera vola, ma non riesce a toccare. E' il vantaggio olandese. L'undici di Van Marwijk è in vantaggio apparentemente senza sforzo e si accontenta di gestire. Anche perché la Celeste è timida. Al 35' si vede Cavani. Ottimo spunto a sinistra, frenata e finta su Van Bonckhorst sono da campione, ma il cross non arriva a destinazione. Al 41' Diego Forlan capisce che solo dal suo piede può arrivare il pari. Riceve da Gargano sulla destra tra le linee. Sterzata di sinistro verso il centro, tiro potente e teso sotto la traversa. Stekelenburg "buca" (la conclusione è centrale) e l'Uruguay può andare negli spogliatoi sul pareggio: 1-1.

Brillano le stelle Van Marwijk, per niente convinto di De Zeeuw al posto di De Jong, mette dentro Van der Vaart a centrocampo. Il regista del Real si scambia di posizione con Sneijder e il gioco olandese ne guadagna in qualità. Ma al 6' subito un brivido per gli orange. Boulahrouz appoggia malissimo all'indietro per Stekelenburg e per qualche centrimetro Cavani non anticipa il portiere in uscita disperata. L'Uruguay esce dal guscio e prova ad affondare. Al 22' una punizione da sinistra dai 28 metri di Forlan scende dietro la barriera, ma Stekelenburg è ben piazzato. E' il pungolo che sveglia l'Olanda. Al 23' Van Persie mette giù un bel pallone in area e serve Van der Vaart, ma Muslera ci arriva in tuffo e sulla respinta Robben alza di destro. Al 25' passano gli arancione. Robben fa secco per la prima volta Caceres sulla fascia, appoggia centrale per Van Persie, scarico a sinistra per Sneijder. L'interista in area prova il destro a giro. Decisiva la deviazione di Maxi Pereira, come il velo di Van Persie a centro area (in fuorigioco): la palla sbatte sul palo e si insacca. Due minuti dopo è Robben a piegare le ginocchia alla Celeste. Cross morbido da destra di Kuyt, Robben a centro area brucia Caceres sullo stacco, si svita e di testa batte Muslera sul primo palo: è 3-1. Sguardi persi e morale sotto i tacchetti per gli uomini di Tabarez. Robben ha altre due occasioni, ma nella prima non riesce a colpire al volo sull'assist di Sneijder, sulla seconda prova il cucchiaio (che non viene) davanti a Muslera.

Sembra chiusa del tutto, ma il sinistro a giro da fuori area di Maxi Pereira al 47' la riapre. Gli ultimi due minuti sono convulsi e appassionanti. L'Uruguay assedia l'area di Stekelenburg, ma non riesce a concludere. In finale ci va l'Olanda. Attende Germania o Spagna per un ultimo atto tutto europeo.

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