Usb, ovvero come ottenere la memoria (giga) di Einstein

Ho vinto. Qui lo dichiaro senza alcun pudore, ed in fondo non posso tenerlo nascosto: mi è arrivata perfino una lettera a casa. Ormai lo sa tutto il condominio insomma, mi hanno visto con quella busta in mano e lo sguardo da ebete. Lotteria? Gratta&vinci? Superenalotto? Ma no, ancora meglio. Almeno così c’è scritto in quell’elegante avviso, aperto il quale ci si catapulta in un mare che non ho capito bene: Maldive? Caraibi? Seychelles? Vabbè, non importa, va bene tutto: ho vinto, io. Anzi di più: titolare e vincente, c’è scritto proprio così, tutto nero su bianco, è la società della mia carta di credito ad annunciare la lieta novella. E dunque: se ho vinto, quanto? Ecco, ci sarebbe una piccola clausola, ma roba da niente, dunque non vi preoccupate. L’elegante avviso infatti mi fa sapere in una parte del pieghevole che c’è una piccola commissione da sbrigare. Oddio, magari più di una.

Ma che volete che sia? Insomma: entro metà luglio devo spendere solo 2650 euro - con quella carta di credito naturalmente - e il gioco è fatto. Alla fine avrò il premio: cioè una vacanza per due, al prezzo di uno s’intende. Ma ho vinto, no?

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