In Val di Fiemme è scattato il countdown ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026. Manca poco più di un anno all'inizio della manifestazione, che sarà sotto occhi e riflettori di tutto il mondo, e la vallata trentina regina delle discipline nordiche si prepara ad accogliere al meglio le gare di sci di fondo, combinata nordica e salto speciale dei Giochi e delle specialità paralimpiche para-crosscountry e para-biathlon. Ci tiene a fare bella figura. E le premesse fanno ben sperare. Perché logistica, organizzazione, progetti e cantieri partono avvantaggiati, potendo contare su una location naturale privilegiata e una dotazione di piste e strutture che parlano da sole.
Nell'attesa del debutto delle Olimpiadi, proprio queste piste e strutture aspettano per sessioni di allenamento gli sportivi più esperti e per corsi e lezioni quelli principianti. Ad accogliere gli uni e gli altri i due centri attrezzati per lo sci di fondo: il Centro del fondo Altopiano Lavazé-Oclini e il Centro del fondo F. Canal di Lago di Tesero.
Il primo è incorniciato in un ambiente naturale affascinante e gode di un'altitudine favorevole (1.850-2.100 metri di quota) alla resa delle piste praticabili per l'intera stagione invernale, da dicembre ad aprile, neve e temperature permettendo. Il secondo, invece, vanta strutture all'avanguardia e offre la chance di sciare sulle piste dei Campionati del Mondo, che non capita ovunque. Ai centri attrezzati, poi, si affianca per gli appassionati di sci di fondo l'opportunità di sciare anche nel bosco di abeti e larici che costeggia Bellamonte. Molto apprezzato, il mitico tracciato della Marcialonga, che attraversa l'intera valle, da Predazzo a Molina di Fiemme (www.marcialonga.it). Mentre la pista della più famosa granfondo italiana è disponibile e battuta già dal periodo natalizio e offre la possibilità di sciare su di un percorso con poco dislivello. Restando in Val di Fiemme, ma cambiando tema e specialità, vale la pena visitare RespirArt, una discesa da artista. Si trova a Pampeago, tra i più alti parchi d'arte al mondo. Si snoda tra i 2.000 e i 2.200 metri d'altitudine e raccoglie una serie di installazioni artistiche lungo un percorso ad anello di tre chilometri a cavallo tra il Rifugio Monte Agnello e il Rifugio Caserina.
Le opere - pensate, create, realizzate da artisti di fama internazionale del calibro di Hidetoshi Nagasawa, architetto giapponese noto nel mondo per le sue sculture e installazioni di grandi dimensioni - dialogano con le guglie dolomitiche del Latemar, in un gioco di riflessi e rimandi che cambia nel corso del giorno con la luce del sole. La filosofia del parco vuole che le opere d'arte vengano lasciate andare, anche abbandonate nella natura, noncurante di nevicate, piogge e frane.
Il motivo? Gli agenti atmosferici non rovinano le opere, al contrario le completano, plasmandole e mutandone i colori. Il Parco d'Arte Respirart è sempre aperto e accessibile e, in inverno, regala agli sciatori sulla pista Agnello discese tra opere d'arte, una sorta di slalom in una galleria d'arte a cielo aperto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.