Valeri Manera, la signora delle sigle dei cartoni

Morta a 67 anni l'autrice di molte delle canzoni poi rese celebri dalla voce di Cristina D'Avena

Valeri Manera, la signora delle sigle dei cartoni
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Sua era Occhi di Gatto, e basterebbe questo per fermare su queste righe una generazione che quella canzone l'ha cantata sentendola in tv (era il 1985, era la sigla dell'omonimo cartone animato in onda su Italia 1). Poi ci sarebbero le generazioni successive, che quella stessa canzone l'hanno cantata come evergreen incrollabile in karaoke e feste. Ci sono nomi che si nascondono discretamente dietro le proprie creazioni e la propria professione e Alessandra Valeri Manera, autrice di Occhi di Gatto e di altri brani celebri per bambini (come Pollon e Magica Doremi), storica collaboratrice di Cristina D'Avena ed ex responsabile della programmazione per ragazzi delle reti del Gruppo Mediaset (dal 1980 al 2001), era esattamente una di queste persone. Tanto da scegliersi uno pseudonimo: Alinvest.

Milanese, Alessandra Valeri Manera è scomparsa il 20 giugno scorso, a Rapallo, in provincia di Genova all'età di sessantasette anni. La cantante Cristina D'Avena, che alle canzoni di Valeri Manera ha prestato la voce innanzitutto e poi il volto, trasformandosi nella regina incontrastata delle canzoni per bambini ha sempre riconosciuto «che a scoprirmi fu Alessandra Valeri Manera, dando il via alla mia carriera. Iniziai con la canzone Bambino Pinocchio, cui seguirono alle 730 canzoni e sigle. Il mio grazie va a lei e a Mediaset». Le pagine web si sono velocemente riempite di dichiarazioni di riconoscimento dei fan, come quella di Piero: «Se non ci fosse stata Alessandra Valeri molto probabilmente non sarebbe esistita la Cristina D'Avena artista e tutto ciò che ruotava attorno a lei, cartoni animati e centinaia di sigle e brani annessi, i telefilm di Licia & i Bee Hive e Arriva Cristina, e nemmeno i contenitori per bambini come Bim Bum Bam e Ciao Ciao. Grazie Alessandra per la bellissima infazia che mi hai fatto vivere».

Da parte sua Cristina D'Avena (impegnata proprio ieri in un concerto a Mestre) non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma dall'ambiente la definiscono «scossa e comunque impegnata a ricordarla anche cantando le sue canzoni sul palco, il modo migliore per celebrare il suo talento».

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