Roma - «Luca lo vedo in fase di forte riflessione, secondo me sta pensando seriamente se impegnarsi o meno». Parola di Diego Della Valle. Il piccolo thriller politico sulla possibile «discesa in campo» di Luca Cordero di Montezemolo si arricchisce di una nuova puntata. E la soluzione è ancora di là dall’essere svelata. Certo, questa volta il testimone è autorevole e sembrerebbe far pendere l’ago della bilancia verso la nomination . Diego Della Valle, presidente e amministratore di delegato di Tod’s, infatti, è amico e socio dell’avvocato Cordero di Montezemolo in Ntv, la sfidante di Trenitalia prossima alla partenza. Anche la scelta del luogo per l’esternazione non appare casuale ma molto trendy : un settimanale «disimpegnato » come Vanity Fair e non il classico quotidiano nazionale. «Da amico l’ho sempre dissuaso - ha aggiunto Mister Tod’s - ma se davvero deciderà di rovinarsi anche gli ultimi dieci anni di vita giovanile, sono sicuro che farà molto bene». Un endorsement senza se e senza ma, quindi. Certo, come al solito, il diretto interessato si schermisce e oppone il più classico dei no comment al «lancio » dell’amico di tante avventure. Un atteggiamento tenuto anche nei confronti delle avances terzopoliste come guida della Santa Alleanza antiCav.Oggi l’avvocato parla a Firenze dai Gesuiti e forse farà un altro passo avanti. Occorre perciò andare a ritroso per incastrare i tasselli del mosaico. C’è un dato incontrovertibile: il presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi. Pochi giorni fa Montezemolo ha manifestato la propria approvazione al Cavaliere per il «patto per la crescita», una mossa più volte invocata dall’ex leader degli industriali italiani. A gennaio il numero uno di Ferrari si era recato a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio che «se si dovesse votare, non andrà con la sinistra». Montezemolo, infatti, è consapevole che quella larga fetta di elettorato che appoggerebbe una sua corsa alla premiership non lo sceglierebbe nell’urna ove mai si confrontasse contro Silvio, connotato dalla stessa allure dell’imprenditore vincente. Ecco perché finché c’è il Cavaliere sarà difficile assistere a un match tra i due. Anzi, Berlusconi ha molte volte guardato con simpatia all’ex presidente Fiat, nonostante qualche critica di troppo, e sarebbe contento di potere contare sul suo blasone in una possibile ridefinizione della compagine di governo. E forse anche a Montezemolo non dispiacerebbe essere ufficialmente designato ambasciatore di quel made in Italy tante volte difeso a Viale dell’Astronomia, magari con un incarico alla Farnesina. Come interpretare, perciò, le parole di Della Valle? È possibile che si tratti di un ballon d’essai . Un «marchio» per essere vincente ha bisogno di essere propagandato. Anche con operazioni di guerrilla marketing come le polemiche estemporanee con la Lega di Italia Futura , il think-tank montezemoliano che ieri ha difeso a spada tratta la festa dell’Unità d’Italia contro le proteste di Calderoli e di Confindustria che preferirebbero non vedere le aziende del Nord appesantirsi di un festivo da pagare «a gratis » in tempi di crisi. E, soprattutto, le parole dell’imprenditore marchigiano si inseriscono in un contesto più ampio che ha vistoil patron di Tod’s protagonista delle recenti cronache finanziarie e politiche: l’attacco all’asse Bazoli-Geronzi in Rcs mette in discussione il vecchio sistema dei «poteri forti» che si esplica attraverso il controllo frammentato di Via Solferino che trova nei presidenti di Intesa Sanpaolo e Generali i due direttori d’orchestra. Rilanciando l’ipotetica candidatura-Montezemolo, Della Valle ha inviato un altro segnale all’ establishment : c’è una classe dirigente che sa interfacciarsi direttamente con la politica (e che saprebbe anche fare politica) senza dover passare per i «salotti buoni». Montezemolo - in questo disegno - rappresenterebbe una rupture .
Una discontinuità invocata- proprio sul Corriere - anche dal leader della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, secondo i media vicino al network montezemoliano. Una galassia della quale fa parte anche il movimento Verso Nord di Massimo Cacciari. La struttura è in costruzione: prima o poi potrebbe tornare utile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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