"Nessuna crisi respiratoria, è stazionario". Come sta Papa Francesco

Sono considerate stabili le condizioni del pontefice, che rimane in prognosi riservata: nessuna crisi respiratoria ma anche durante la prossima notte verrà effettuata la ventilazione meccanica

"Nessuna crisi respiratoria, è stazionario". Come sta Papa Francesco
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Le condizioni serali di Papa Francesco sono stazionarie, il pontefice è sempre in prognosi riservata ma la buona notizia è l'assenza di insufficienza respiratoria: è quanto fatto sapere dal Vaticano secondo il bollettino medico serale sulle condizioni di salute di Bergoglio. "Il Santo Padre anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria. Come programmato, durante il giorno, ha effettuato l'ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva", viene spiegato. "Il Santo Padre ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva. Ha trascorso la giornata in poltrona".

"Ordinaria evoluzione"

Nelle ore pomeridiane Beroglio ha partecipato al rito della benedizione delle Sacre Ceneri "che gli sono state imposte dal celebrante, quindi ha ricevuto l'Eucarestia", riferiscono le fonti vaticane. Proseguono le cure per la polmonite che ha un'evoluzone considerata "ordinaria" e in un paziente fragile come il Papa "serve tempo". "È in una fase di sviluppo ordinario, è una normale evoluzione". L'assenza di crisi nelle ultime ore è considerato dai medici qualcosa di "rilevante". Il Papa, poi, collabora, è vigile e di buon umore.

Nuova telefonata a Gaza

Il Papa, "nel corso della mattina, ha chiamato padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza", ha fatto sapere la sala stampa vaticana. Durante le ore pomeridiane si è dedicato alle attività lavorative alternandole al riposo. Il quadro clinico rimane complesso e, per questa ragione, la prognosi è sempre riservata. Come accaduto la scorsa notte, anche nella prossima per favorire un riposo maggiore, il Papa respirerà con l'aiuto di una maschera.

"Papa Francesco mai intubato"

È sicuramente un fattore positivo, e non così scontato, il fatto che Bergoglio non sia mai stato intubato nonostante le crisi respiratorie che si sono succedute in questi giorni di ricovero: è questo il senso delle parole del professor Gianni Rezza, straordinario di Igiene e Sanità pubblica all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. "Premesso che secondo me le condizioni di salute del Papa le conosce solo chi lo sta curando, sappiamo che dal punto di vista respiratorio c'erano dei problemi che preesistevano da tempo. Il Pontefice dal punto di vista dell'apparato respiratorio e polmonare ha una situazione compromessa, il suo è un quadro clinico complesso, ma il Santo Padre è in ottime mani. Lo dimostra anche il fatto che finora non sia stato intubato". Rezza invita comunque alla prudenza spiegando che per un paziente che ha quasi 90 anni e una parte di polmone in meno "la strada è ancora lunga".

L'omelia per le Ceneri

"La condizione di fragilità ci richiama il dramma della morte, che nelle nostre società dell'apparenza proviamo a esorcizzare in molti modi e a emarginare perfino dai nostri linguaggi, ma che si impone come una realtà con la quale dobbiamo fare i conti, segno della precarietà e fugacità della nostra vita": è stata questa la prima parte della riflessione del Papa nell'omelia per i Riti del Mercoledì delle Ceneri all'Aventino letta dal cardinale Angelo De Donatis che ne fa le veci. "La speranza della Pasqua verso cui ci incamminiamo, invece, ci sostiene nelle fragilità, ci rassicura del perdono di Dio e, anche mentre siamo avvolti dalla cenere del peccato, ci apre alla gioiosa confessione della vita.

Ricordiamoci questo: 'l'uomo è polvere e in polvere ritornerà, ma è polvere preziosa agli occhi di Dio, perché Dio ha creato l'uomo destinandolo all'immortalità'", ha scritto Bergoglio nell'omelia citando Benedetto XVI.

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