Il Papa all'Angelus: "Nessun bambino è un errore, vita sacra sin dal grembo"

Francesco non si è affacciato a piazza San Pietro e da Santa Marta ha esaltato le mamme e il dono dei figli

Il Papa all'Angelus: "Nessun bambino è un errore, vita sacra sin dal grembo"
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Da Casa Santa Marta, dove per precauzione ha pronunciato la recita dell'Angelus ieri, Francesco è tornato a difendere la vita. Parole inequivocabili dette a commento dell'episodio del Vangelo che narra l’incontro di Maria con la cugina Elisabetta, anch'essa incinta sebbene fosse sterile. Il Papa ha detto senza mezzi termini che "nessun bambino è un errore" difendendo la vita fin dal concepimento.

La difesa della vita

In apertura di Angelus, Francesco si è scusato per non essersi affacciato in piazza. Come era stato anticipato dalla Sala Stampa della Santa Sede, si è preferito tenere a riposo l'anziano Pontefice colpito da un leggero raffreddore nei giorni precedenti. Ma Bergoglio stesso ha rassicurato i fedeli dicendo di essere in miglioramento. Parlando di maternità a proposito dell'episodio evangelico, il Papa ha osservato: "Qui, nella Piazza, vedo delle mamme coi loro bambini, e forse ce n'è anche qualcuna che è in dolce attesa. Per favore, non restiamo indifferenti alla loro presenza, impariamo a stupirci della loro bellezza e, come hanno fatto Elisabetta e Maria, benediciamo le mamme e diamo lode a Dio per il miracolo della vita!''. Dono della vita esaltato sin dal concepimento. Bergoglio, infatti, ha invitato a difendere "il valore sacro della vita dei piccoli fin dal loro concepimento nel grembo materno" ed ha ricordato che "contemplare i segni prodigiosi dell'azione salvifica di Dio non deve farci sentire lontani da Lui, ma piuttosto aiutarci a riconoscere la sua presenza e il suo amore vicino a noi, ad esempio nel dono di ogni vita, di ogni bambino portato in grembo dalla sua mamma".

Le parole su Gaza

Dopo la presa di posizione di ieri negli auguri natalizi alla Curia romana, quando, a braccio, si era lamentato del fatto che Israele non avrebbe lasciato entrare a Gaza il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latin ed aveva aggiunto "sono stati bombardati bambini. Questa non è guerra, è crudeltà", oggi Francesco è ritornato sull'argomento. Il Pontefice ha usato parole simili dicendo che di pensare "con dolore a Gaza. A tanta crudeltà, ai bambini mitragliati, ai bombardamenti di scuole e ospedali, quanta crudeltà". Bergoglio ha chiesto di pregare per un cessate il fuoco a Natale non solo in Terra Santa, ma anche in Ucraina e nel Medioriente. Intanto, dopo lo sfogo pubblico di ieri davanti alla Curia, si è appreso oggi che il cardinale Pierbattista Pizzaballa, è entrato nella Striscia di Gaza e ha presieduto la messa presso la chiesa della Sacra Famiglia di Gaza, la parrocchia da cui Francesco prende informazioni quotidiane sulla situazione tramite telefono.

Verso il Giubileo

Francesco è rimasto a riposo questa domenica per non esporsi al freddo romano.

Fra due giorni, infatti, il Pontefice è atteso dall'appuntamento più importante per la cristianità: questa Vigilia il Papa aprirà la Porta Santa dando inizio al Giubileo 2025 dedicato alla speranza, il secondo del suo pontificato. L'ultimo Giubileo ordinario era stato proclamato per il 2000 da Giovanni Paolo II ed aveva condotto la Chiesa nel nuovo millennio.

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