"Il Natale che vorrei". Questo il titolo dell'intervista esclusiva a papa Francesco andata in onda questa sera su Canale 5 e realizzata da Fabio Marchese Ragona, vaticanista di Mediaset e de Il Giornale. E' la terza volta che Francesco si confessa davanti alle telecamere del gruppo del Biscione con la collaborazione del giornalista siciliano.
Cosa ha detto il Papa
Nel colloquio registrato a Casa Santa Marta, Marchese Ragona è partito da alcuni oggetti per raccogliere le confidenze del Pontefice. Impossibile non parlare della guerra in Ucraina. Da una colomba realizzata da bambini rifugiati, Francesco è tornato a ricordare la sua 'profezia' sulla "terza guerra mondiale a pezzetti" denunciata ormai da anni e dimostrata dal fatto che nel mondo non c'è solo la guerra in Ucraina.
Per il Papa, la guerra è "mistica della distruzione" e a tal proposito ha ricordato come, di fronte alla solennità della commemorazione per il sessantesimo dallo sbarco in Normandia, il suo pensiero sia andato soprattutto ai "trentamila ragazzi morti sulla spiaggia". Parole di conforto anche per le mamme che perdono i figli nei conflitti e la convinzione ripetuta che la "guerra è una pazzia che distrugge sempre (perché) ogni aggressione porta ad un'altra". Da qui l'attacco all'industria delle armi e l'invito a piangere di più di fronte alla tragedia della guerra.
Caro energia
Si è parlato anche di caro energia nel colloquio. Quando Marchese Ragona gli ha mostrato una bolletta di un'impresa aumentata vertiginosamente negli ultimi mesi, Francesco ha commentato dicendo che è la prova della "inflazione tipica di guerra" ed ha detto che ora in Europa "tanta gente comincia a sapere cosa vuol dire fare la fame". E in questa fase, ciò che dà più fastidio al Papa sono l'indifferenza e lo spreco. Per questo ha rivolto un appello per il Natale:
"Dobbiamo prendere coscienza - ha detto - di questo momento storico. Ci sono bambini che giocano con un missile russo. Natale è un messaggio bello, facciamo festa ma con moderazione".
E a questo concetto, anche oggi al termine dell'Angelus in piazza San Pietro Francesco ha aggiunto anche un appello alla pace con la richiesta alla "Vergine Maria di toccare i cuori di quanti possono fermare la guerra in Ucraina".
Qatargate
"Peccatore sì, corrotti mai". Poche parole ma esaustive quelle con cui Francesco ha commentato lo scandalo che ha travolto il Parlamento europeo a Bruxelles. "Questo scandalizza", ha osservato il Papa dicendo la sua sui fatti di attualità. Nella sua risposta, ha operato una distinzione tra corruzione e peccato. "Oggi si sccivola dal peccato alla corruzione e noi non dobbiamo tollerare questo; la corruzione puzza!", ha detto.
Contro l'inverno demografico
Un argomento che sta molto a cuore al Papa è quello della natalità. "C'è un inverno demografico in Italia", ha osservato Francesco criticando chi preferisce fare un viaggio piuttosto che fare un figlio e lodando Paesi come la Francia che hanno fatto misure adeguate per invertire la rotta demografica. Il Papa ha notato poi che molte donne "hanno paura" a fare figli perché temono di perdere il lavoro. "Un figlio è una minaccia in questo momento. Ma in realtà è una benedizione", ha detto Bergoglio chiudendo con un appello 'patriottico': "Italiani, fate figli. La patria ha bisogno di figli. Meno egoismo".
Quasi un decennio di pontificato
Quasi dieci anni dopo la sua elezione, Francesco ha rivendicato il lavoro svolto nel suo pontificato. Lo ha presentato come un programma di governo coerente con quanto era stato chiesto al futuro successore di Benedetto XVI nel corso delle riunioni pre-Conclave del 2013. "I cardinali che erano stati lì mi hanno aiutato tanto a fare i cambiamenti", ha detto Francesco osservando che le novità maggiori si sono realizzate sul fronte della "pulizia economica" nella cui riorganizzazione ha riconosciuto il ruolo del cardinale George Pell che poi, dopo aver guidato la Segreteria per l'Economica, è "dovuto rimanere quasi due anni in Australia per questa calunnia che gli hanno fatto". Il riferimento del Papa è al processo per abusi da cui il porporato australiano è stato totalmente scagionato. Bergoglio lo ha elogiato come "un grande uomo", a cui la Chiesa deve molto.
I precedenti
Un anno fa, Canale 5 aveva trasmesso l'evento “Francesco e gli invisibili – Il Papa incontra gli ultimi“, sempre curato da Marchese Ragona, in cui s'immortalava l'incontro del Pontefice con un ergastolano, una senzatetto, una giovane scout e una donna vittima di abusi. Nel corso della registrazione, Bergoglio aveva definito la violenza contro le donne un problema "quasi satanico". Intervenendo su un altro problema di grande attualità alla fine del 2021, il Papa si era soffermato sulle conseguenze post-pandemia invitando le persone a "non avere paura delle crisi" e a "cercare gente amica, gente vicina per uscirne insieme perché non si può uscire da soli e anche fare un’azione per uscire migliori".
Quasi un anno prima, nel gennaio del 2021, in una fase ancora molto critica per la diffusione del Covid-19, Francesco aveva scelto le telecamere di Mediaset per raccontarsi e si era affidato per la prima volta sul video a Marchese Ragona. L'intervista, andata in onda domenica 10 gennaio 2021, era stata vista da più di 5 milioni di telespettatori. Un colloquio importante anche per i contenuti toccati dal Papa che avevano avuto una risonanza mondiale. E' in quell'occasione, infatti, che Francesco aveva confidato di essere in procinto di fare il vaccino contro il Covid-19 e si era scagliato contro il "negazionismo suicida".
La stima per l'intervistatore
E' la terza volta che Francesco sceglie Mediaset per parlare con i telespettatori italiani. Ormai un'abitudine consolidata che quest'anno è stata preceduta anche dalle parole di stima espresse dal Papa all'indirizzo dell'autore dell'intervista. E' successo nel corso dell'udienza ai partecipanti alla plenaria del dicastero vaticano per la comunicazione di fronte ai quali ha spiegato: "ho fatto due filmati con Fabio Marchese Ragona e ho visto in quelle comunicazioni la capacità di creare cose che hanno avuto un ascolto grande, perché c’era questa ricerca di andare verso l’altro".
Una giornata particolare
L'intervista su Canale 5 è stata trasmessa poche ore dopo il trionfo argentino nel Lusail Stadium. In vista della finale tra la 'sua' Argentina e la Francia, il 'tifoso' Bergoglio ha voluto inviare un messaggio alle due squadre che si sono affrontate in finale. "Il valore più grande non è vincere o non vincere, ma giocare pulito", ha detto il Papa, aggiungendo che "è brutto quando vedo due squadre che alla fine della partita non si stringono la mano". E' la seconda volta nel corso dell'attuale pontificato che la Selección si qualifica per una finale della coppa del mondo di calcio, ma in quest'occasione è andata meglio rispetto al 2014 quando Lionel Messi e compagni furono sconfitti a Rio de Janeiro dalla Germania.
Nonostante le parole sulla finale in Qatar, Francesco ci ha tenuto a precisare che lui preferisce "lo sport gratuito" pur accettando alcuni "aspetti commerciali" ma "a patto che lo sport non perda amatorialità". Perchè, ha detto il Papa, "lo sport ti fa nobile, anche con un pallone di stracci".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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