"Restai scioccato dalle parole di Bergoglio". La rivelazione di padre Georg

Il segretario particolare di Ratzinger racconta il momento in cui Papa Francesco lo ridimensionò, rendendolo "un prefetto dimezzato". Poi svela il commento ironico attribuito a Benedetto XVI

"Restai scioccato dalle parole di Bergoglio". La rivelazione di padre Georg

"Restai scioccato e senza parole". Un'altra tegola cade dal cupolone di San Pietro, mossa inavvertitamente da monsignor Georg Gänswein. Nella propria biografia, scritta con il giornalista Saverio Gaeta, il fedelissimo segretario personale di Benedetto XVI ha ricordato con sconcerto il momento in cui Papa Francesco lo "congedò" da capo della Prefettura della Casa Pontificia. Con poche ma eloquenti parole - racconta l'arcivescovo - nel 2020 Bergoglio lo ridimensionò de facto nell'quell'incarico che Ratzinger gli aveva affidato nel 2012. Un anno prima della sua rinuncia al ministero petrino.

La rivelazione di padre Georg su Papa Francesco

"Lei rimane prefetto ma da domani non torna al lavoro", avrebbe detto Francesco, secondo quanto riferito da Gänswein, che nella libro di recentissima pubblicazione ha definto se stesso "un prefetto dimezzato", con riferimento al titolo di un noto romanzo di Italo Calvino. Per il monsignore fu uno choc, un annuncio del tutto inaspettato rispetto al quale non vi furono comunicazioni ufficiali da parte del Vaticano. Gänswein riferisce inoltre che anche Benedetto XVI sarebbe stato incuriosito da quella decisione, al punto da commentarla ironicamente, tra il serio e il faceto. "Penso che Papa Francesco non si fidi più di me e desideri che lei mi faccia da custode...", avrebbe chiosato il Papa emerito, sempre secondo quanto riferisce il suo stretto collaboratore. Nella biografia si parla anche di una presunta lettera scritta da Ratzinger a Bergoglio per intercedere, senza però ottenere alcun effetto.

"D'ora in poi rimanga a casa"

Gänswein ha raccontato anche che Francesco gli avrebbe detto: "D'ora in poi rimanga a casa. Accompagni Benedetto, che ha bisogno di lei, e faccia scudo". Parole che già si prestano a molteplici interpretazioni e che svelerebbero un retroscena rimasto sinora inedito. "Che Francesco non considerasse strategica la Prefettura della Casa Pontificia lo avevo comunque compreso da altri segnali" solo "in apparenza piccoli", ha aggiunto l'ex segretario particolare di Ratzinger, facendo un esempio: quello dell'appartamento che spetta al Prefetto. A suo dire, Bergoglio gli avrebbe infatti chiesto: "Per favore, non ne prenda possesso ora".

Tali indiscrezioni arrivano peraltro a breve distanza da altre esternazioni significative. In un'intervista delle scorse ore a un giornale tedesco, l'arcivescovo aveva confidato lo smarrimento che Benedetto XVI avrebbe avvertito per la decisione di Papa Francesco di scoraggiare la celebrazione della Messa in latino. Quella stretta, aveva affermato padre Georg, "era stata un punto di svolta. Credo che Papa Benedetto abbia letto questo Motu Proprio con il dolore nel cuore".

La nuova sfida di Papa Francesco

A poche ore dai funerali solenni del Pontefice emerito, le dichiarazioni del suo fedele collaboratore di sempre riaccendono l'attenzione sul delicato momento che ora la Chiesa di Papa Francesco si appresta ad attraversare.

In molti infatti iniziano a convincersi che la presenza silenziosa e orante di Ratzinger avesse un implicito ruolo prezioso nel garantire stabilità alla barca di Pietro, ora orfana di uno dei suoi più validi timonieri di sempre.

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