Oggi sarebbe dovuto essere il primo giorno di monsignor Georg Gänswein nell'arcidiocesi di Friburgo, destinazione scelta per lui dal Papa dopo la fine formale del suo incarico di prefetto della Casa Pontificia avvenuta a fine febbraio. Ma l'ex segretario particolare di Benedetto XVI non è nella sua diocesi originaria questo sabato, ma a Bregenz, in Austria, per un'ordinazione sacerdotale nella chiesa parrocchiale Herz-Jesus.
Dove vivrà
Gänswein, che ha accettato quanto disposto per lui da Francesco, andrà a vivere nel Collegium Borromaueum dove nel 2011 accompagnò l'allora Pontefice regnante Benedetto XVI nel corso della visita apostolica in Germania. In quella struttura, peraltro, Ratzinger incontrò l'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl. L'ex prefetto della Casa Pontificia aveva studiato in quel seminario così come due prelati importanti della storia della Chiesa tedesca, i cardinali Agostino Bea e Karl Lehmann.
La notizia della conclusione ufficiale del mandato a capo della Prefettura della Casa Pontificia e dell'intenzione di Francesco di vederlo trasferirsi a Friburgo è stata diffusa in un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede soltanto a metà giugno. In seguito è stata confermata anche la variazione nell'annuario pontificio del suo titolo che risulta essere arcivescovo di Urbisaglia e d'ora in poi "già prefetto della Prefettura della Casa Pontificia". Per Gänswein, quindi, non viene indicato il titolo di emerito come nel caso dell'ultimo dei suoi predecessori a non essere stato nominato ad un altro incarico al termine di quello da prefetto della Casa Pontificia, il cardinale Dino Monduzzi.
Nel comunicato della Sala Stampa della Santa Sede si precisava che "per il momento" il Papa ha disposto che Gänswein vada a vivere a Friburgo. Tre parole che potrebbero lasciar intendere la possibilità di un futuro incarico per l'ex segretario di Benedetto XVI che per ora è stato lasciato senza alcun ruolo. Ma non è affatto scontato.
Fine dell'era Ratzinger
La storica collaborazione con Ratzinger nacque nel 1996 quando il futuro Benedetto XVI volle il giovane don Gänswein al suo fianco alla Congregazione per la dottrina della fede quando ricopriva il ruolo di prefetto. In precedente, il sacerdote tedesco lavorava alla Congregazione del culto divino e della disciplina dei sacramenti. Proprio l'ex Sant'Uffizio, che fu per 24 anni il "regno" incontrastato di Joseph Ratzinger e dove iniziò il rapporto di fiducia con Gänswein, ha visto oggi la nuova nomina del pontificato di Francesco: va in pensione il cardinale prefetto, il gesuita Luis Francisco Ladaria Ferrer che da settembre sarà sostituito dal vescovo argentino Victor Manuel Fernandez, finora alla guida dell'arcidiocesi di La Plata.
Sessantenne, Fernandez è conosciuto con il soprannome di Tucho ed è il teologo di fiducia di Francesco. I due sono molto amici al punto che il prefetto designato del Dicastero per la Dottrina della Fede viene considerato l'ispiratore di Amoris Laetitia, l'esortazione apostolica che provocò la pubblicazione dei Dubia di quattro cardinali, Raymond Leo Burke, Carlo Caffarra, Joachim Meisner e Walter Brandmueller.
Il profilo del vescovo argentino è ben diverso da quello del suo predecessore Ladaria Ferrer ed è molto lontano anche dai cardinali Gerhard Ludwig Müller e William Joseph Levada che lo hanno preceduto. Fernandez sarà un successore di Joseph Ratzinger, ma con ogni probabilità non si manterrà nel solco tracciato dal teologo tedesco.
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