Bari - Nel giorno in cui due quotidiani hanno pubblicato i verbali degli interrogatori di un imprenditore pugliese che dice di aver portato giovani donne al premier Silvio Berlusconi e a un ex vicepresidente regionale del Pd, il nuovo procuratore capo di Bari accusa duramente gli organi d'informazione pedr aver violato la privacy e aver comportato "un danno enorme" per le indagini. Secondo il presidente della Camera penale di Bari, Egidio Sarno, "il problema della fuga di notizie è interno all’ufficio del pm, che include ovviamente anche la polizia giudiziaria che collabora alle indagini".
La furia del pg "Il danno è enorme, innanzitutto per lo sviluppo delle indagini, poi per la tutela della privacy dei cittadini, poi perché denota un rapporto anomalo tra una struttura degli inquirenti e una struttura dell’informazione", ha detto oggi Antonio Laudati, nuovo capo della Procura barese, a margine della cerimonia per il suo insediamento ufficiale. Oggi il Corriere della Sera e la Stampa hanno pubblicato stralci dei verbali delle dichiarazioni rese dall’imprenditore Gianpaolo Tarantini a fine luglio. Secondo i quotidiani, sarebbero una trentina le donne che Tarantini avrebbe presentato a Berlusconi, facendole partecipare a 18 feste nelle residenze private del premier. Da Palazzo Chigi per ora non è arrivato alcun commento sulla pubblicazione dei verbali.
Frisullo, D'Alema e la cena del Pd Tarantini avrebbe fornito altre donne all’ex vicepresidente della Puglia, Sandro Frisullo del Pd, e pagato anche una cena elettorale per Massimo D’Alema. In entrambe le vicende, Tarantini avrebbe utilizzato escort o donne immagine per ottenere contatti utili per le sue attività imprenditoriali. La procura di Bari ha avviato due inchieste parallele: una su droga e sfruttamento della prostituzione, l’altra sugli intrecci tra sanità pubblica e politica in Puglia. "Sono consapevole della pressione nazionale e forse internazionale che in questo momento esiste sulle indagini della procura di Bari - ha detto Laudati - quindi mi accingo con l’aiuto dei colleghi a cercare di stabilire dei rapporti con l’informazione che garantiscano correttezza e soprattutto il corretto svolgimento delle indagini, perché la violazione del segreto è sempre nocumento allo sviluppo delle indagini".
D'Alema nega tutto "Non conosco Tarantini, non ho mai avuto rapporti con lui", ha detto Massimo D’Alema, a margine della Festa dell’unità democratica in corso a Perugia nella quale sta partecipando ad un dibattito davanti agli elettori. A proposito di quanto pubblicato stamani dal Corriere della Sera, l’esponente del Pd ha detto: "Non vedo cosa c’entra una cena elettorale, che è una cosa del tutto legittima, con atti come lo sfruttamento della prostituzione che è un reato".
Chiesti i verbali al Corsera Il pm Giuseppe Scelsi, assistito da ufficiali del nucleo di polizia tributaria di Bari della guardia di finanza, si sono recati nella redazione del Corriere del Mezzogiorno, dorso locale del Corsera, in via Villari a Bari per chiedere l’esibizione dei verbali dell’interrogatorio di Tarantini. Alle giornaliste Angela Balenzano e Fiorenza Sarzanini autrici degli articoli, e al vicedirettore del Corriere del Mezzogiorno Maddalena Tulanti, è stato notificato un ordine di esibizione delle carte.
Il provvedimento è volto a "giungere all’individuazione del pubblico ufficiale che si è reso responsabile delle violazione dell’articolo 326 del codice penale relativo al segreto istruttorio". Tuttavia al pm Scelsi che ha chiesto l’esibizione dei verbali, le giornaliste hanno risposto di non essere in possesso delle carte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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