A Verona apre il Marmomac E anche la pietra prende vita

Mantovani (Veronafiere): «La rassegna fa da volano al settore, attesi 1.650 espositori e buyer da 150 Paesi»

Onofrio Lopez

La pietra diventa parola, forma e immagine. La creatività tutta italiana, in grado di dare voce all'inanimato, sarà protagonista di Marmomac, il più importante evento mondiale dedicato a pietra naturale, graniti, design e tecnologie di lavorazione e di trasporto.

La 54sima edizione della rassegna è in programma alla Fiera di Verona da domani al 28 settembre, è sempre più proiettata alle tendenze internazionali. Marmomac, infatti, è la piattaforma di promozione di riferimento per il comparto lapideo, un mercato che sfiora i 18 miliardi di euro di interscambio globale, nel quale l'Italia, recita un ruolo di primo piano. L'export, secondo i dati di Confindustria Marmomacchine, ha raggiunto nel 2018 i 2,9 miliardi di euro. «Marmomac è la rassegna leader al mondo per il settore lapideo con un tasso di internazionalità pari al 64% degli espositori», sottolinea il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, ribadendo che «l'obiettivo è sostenere e accompagnare con ogni azione possibile il business delle aziende del settore e, con questo intento, da due anni Marmomac ha scelto la strada della distinzione e della chiarezza: no ai prodotti che imitano il marmo e sì all'esaltazione della pietra naturale in ogni sua declinazione».

Le novità del settore saranno ospitate da uno spazio espositivo di oltre 80mila metri quadrati, distribuiti tra i 12 padiglioni e le aree esterne. Veronafiere è sempre più attenta alla community internazionale di Marmomac. «Il calendario delle fiere all'estero, quest'anno, si è aperto a gennaio con Stonexpo Marmomac, a Las Vegas, negli Stati Uniti, e in febbraio con Vitoria Stone Fair Marmomac Latin America, la più importante fiera di settore nel continente sudamericano», prosegue Mantovani ricordando che «in Brasile ad agosto la nostra controllata Veronafiere do Brasil ha organizzato Cachoeiro Stone Fair, a Cachoeiro de Itapemirim, il più importante polo di lavorazione e distribuzione di marmo dell'America Latina». Ma oltre agli Usa e al Sud America, «Veronafiere guarda con grande interesse anche al mercato asiatico dove è stato lanciato Living Italy @ Design, a Pechino e Shanghai», osserva il direttore generale.

Marmomac è anche digital. «Da una ricerca effettuata lo scorso anno è emerso che i buyer internazionali nella scelta delle aziende da visitare valutino in particolare le referenze dell'impresa e la capacità di assistenza in loco», racconta Mantovani aggiungendo che «con il catalogo digitale People+Products+Project permettiamo ai nostri espositori di raccontarsi prima dell'inizio della rassegna».

La diffusione dei prodotti made in Italy si sviluppa solo attraverso l'innovazione e il design. «Le nuove tecnologie possono aiutare a creare prodotti di marmo che siano non solo belli, ma anche funzionali, più ecosostenibili e con prestazioni competitive rispetto ai materiali concorrenti» conclude il direttore generale mettendo in risalto The Italian Stone Theatre, il padiglione che coniuga le più avanzate tecnologie di lavorazione con la creatività di architetti e designer di fama internazionale.

Tra le installazioni esposte alsi segnala Sharawaggi, il bosco di «stalagmiti» disegnato da Cino Zucchi Architetti (realizzato da Franco Umberto Marmi) e Newclaustrum di Zaha Hadid Code e Giuseppe Fallacara (realizzato da Pimar).

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