La Lombardia è una terra ricca di storia e cultura. Ma, accanto alla verità dell’arte, della tradizione e delle testimonianze storiche, esiste un superstrato rappresentato da interessanti racconti che un tempo si tramandavano per via orale. Sono i miti lombardi, che parlano di spiriti e fantasmi ma anche di spiritualità e romanticismo. E, come spesso accade ai miti, presentano punti in comune con altre leggende narrate in altri luoghi d’Italia o del resto del mondo.
Per esempio l’incombere del male è comune a diverse storie leggendarie e il topos è presente in una storia che riguarda la città di Milano. Stando al mito, nel 1386 Gian Galeazzo Visconti cercò di affrettare i lavori per la costruzione del Duomo, poiché nel sonno era stato minacciato dal diavolo in tal senso: il demonio avrebbe chiesto al signore di Milano di costruire una chiesa che contenesse immagini sataniche. Il Duomo è zeppo in effetti di statue e doccioni spaventosi ma non molto diversi da altri esempi di arte gotica in giro per l’Europa: la leggenda è quello che è, ovvero una storia suggestiva, ma la realtà resta che il Duomo è una bellissima chiesa cattolica.
Serpe di Chiavenna
A Chiavenna, in provincia di Sondrio, una leggenda parla di un flagello: in un periodo imprecisato, il borgo fu invaso dagli insetti. Un mago giunse in aiuto della popolazione, prevedendo che il flagello sarebbe scomparso grazie a una serpe bianca. Nella piazza del paese venne acceso un fuoco e il mago iniziò a cantare: il fuoco prese le sembianze di un serpente sempre più luminoso, e gli insetti ve ne furono attratti. Ma una volta a contatto con il rettile, furono arsi vivi. Per questa ragione su molte case della cittadina oggi si vedono battenti con una serpe, che è simbolo di protezione.
Il fantasma del Duomo
C’è un’altra leggenda che riguarda il Duomo di Milano: si dice che durante le cerimonie nuziali appaia il fantasma di una sposa in nero, Carlina. La leggenda racconta di una sposa - vestita di nero per sfuggire alla logica dello ius primae noctis - che si sarebbe recata nella cattedrale milanese per sposare il fidanzato Renzino. La coppia, prima delle nozze, sarebbe salita in cima al Duomo per ammirare il panorama ma Carlina sarebbe fuggita a causa del rimorso: era rimasta incinta a seguito del tradimento con un forestiero. Mentre Renzino cercava di raggiungerla, Carlina, spaventata dalle statue e dalle guglie puntute del Duomo, sarebbe caduta o si sarebbe gettata, morendo. E il suo fantasma continuerebbe ad aggirarsi in quel luogo in preda ai sensi di colpa.
Il sangue di Gesù a Mantova
Si ritiene che all’interno della chiesa di Sant’Andrea a Mantova sia conservato l’autentico sangue di Gesù Cristo. Sarebbe stato portato, nell’anno 36, da Longino, il soldato che trafisse il costato del Messia, posto all’interno di un’ampolla. L’esistenza però fu scoperta solo nell’anno 804, quando un cristiano locale ricevette in sogno questa illuminazione.
Il ponte di Pavia
Questo è un topos davvero molto diffuso nella mitologia legata al diavolo. A Pavia esiste un ponte coperto tra due sponde del Ticino. Si dice che sia stato costruito dal demonio nella notte di Natale del 999, perché le persone non potevano attraversare il fiume per recarsi a messa. San Michele, nascosto tra la folla e sotto mentite spoglie, propose al diavolo, che voleva qualcosa in cambio, di ricevere l’anima del primo che avesse attraversato il ponte: quando la struttura fu terminata, il santo la fece attraversare da un caprone, scatenando l’ira del diavolo che si espresse in un terribile temporale. Così i pavesi decisero di costruire in quei pressi anche una chiesa dedicata a san Giovanni Nepomuceno, protettore dei fiumi.
I laghi gemelli
Nell’alta Val Brembana si trovano due laghi gemelli la cui genesi è decisamente più prosaica della leggenda a essi legata: nacquero infatti dalla costruzione di dighe. Stando al mito invece si scopre una vicenda molto romantica, che parla di un amore impossibile tra una donna ricca e un pastore. La relazione venne osteggiata dal padre di lei, e la donna iniziò a stare tanto male da non riuscire più a mangiare. Solo un medico riuscì a farle tornare l’appetito, andando a trovarla molto spesso: si trattava in realtà del pastore travestito. Scoperti dalla famiglia della donna, la coppia scappò, ma durante la rocambolesca fuga lei rimase ferita e lui perse l’equilibrio su uno strapiombo mentre la portava in braccio. Dalla loro caduta sgorgarono due fonti, che quindi formarono i laghi gemelli.
Il “mostro” del lago di Como
Si dice che nel lago di Como sia stato avvistato uno stranissimo animale, quasi simile a un dinosauro ma con dei punti in comune nell’aspetto con un coccodrillo. Si tratta del Lariosauro, che si pensa sia stato avvistato più volte durante il XX secolo. Un po’ come a Loch Ness ma in salsa nostrana.
I leoni di Cremona
Il Duomo di Cremona è caratterizzato da 13 statue leonine. Secondo la leggenda, si racconta di un principe proveniente dalla Gallia che fece tappa a Cremona, ormai distrutta dall’incursione dei longobardi di Agilulfo.
Al principe si avvicinò un leone ferito, che il principe curò e portò con sé durante le sue peregrinazioni. Ma un giorno l’animale iniziò a stare male e morì: il principe ne portò le spoglie a Cremona, seppellendole nelle fondamenta del Torrazzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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