Ginevra, un tourbillon di pura energia

Tour dal cuore storico della città alla periferia dove si progetta il futuro della scienza

Ginevra, un tourbillon di pura energia
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«Ginevra non ha ricchezze monumentali, ma ne ha tre istituzionali che da sole valgono il viaggio: il Calvinismo, la Croce Rossa e la sede europea dell'Onu. Senza contare il Cern». Anna Valenti, guida turistica ufficiale d'origine italiana, spiazza così i viaggiatori, perlopiù nostri connazionali, che si rivolgono a lei per scoprire il dietro le quinte di questa città adagiata sulla confluenza fra il Rodano e il lago Lemano, con la fontana che spruzza acqua alla velocità di 200 chilometri all'ora davanti a un centro storico raccolto attorno alla Cattedrale gotica, dove per oltre vent'anni Giovanni Calvino ha letto i suoi sermoni e spiegato le sacre scritture. Storia passata: oggi la città, capoluogo dell'omonimo cantone, fra i più piccoli della Confederazione Elvetica, è un tourbillon di energia. Resistono tradizioni come quelle dei maître chocolatier, che nei loro negozi fra le vie eleganti della Rive Gauche deliziano con bon bon di tutti i tipi, dalla morbidezza irresistibile. Si possono scoprire con spirito flâneur oppure con metodo, acquistando il Choco Pass venduto online dall'ufficio turistico cittadino, che al prezzo di 30 franchi dà diritto a degustazioni e acquisti scontati in una decina di cioccolaterie storiche. Resiste anche la moda dell'aperitivo il giovedì sera nella piazza centrale del Carouge, un borgo cristallizzato nel tempo alle porte della città, dove i ginevrini vanno per respirare le atmosfere settecentesche e i rilassanti ritmi slow della gita fuoriporta. Fra tradizione e innovazione, il Museo di Arte e Storia è una sosta imperdibile. La sua collezione di oltre 650 mila pezzi esposti a rotazione non viene proposta in chiave cronologica o per tematiche, ma attraverso mostre temporanee che attualizzano l'arte trasportandola nel XXI secolo. «Organizziamo dieci esposizioni all'anno, e ognuna vuole regalare un'esperienza diversa sul piano emotivo», conferma il curatore Samuel Gross. Fuori dal museo si intravedono il lago e le colline di Cologny, narrate nei romanzi di Joël Dicker, dove le ville costano anche 50 milioni di euro. Bisogna invece prendere un tram, mezzo di trasporto preferito dei ginevrini, per raggiungere il Palais des Nations, sede dell'Onu in Europa, al centro di un prato sul quale si affaccia anche il Museo Internazionale della Croce Rossa: la visita è immersiva, con l'opera del fondatore Henry Dunant che viene narrata attraverso un percorso di emozione e scoperta basato su reperti storici, video, installazioni artistiche e multimediali.

Un'altra grande istituzione di respiro internazionale è il Cern, l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare, che quasi al confine con la Francia fa scoperte rivoluzionarie sul mondo dell'infinitamente piccolo. Per comprenderle, avvicinandosi ai dogmi della fisica quantistica che ci insegna a guardare con occhi nuovi l'universo, l'anno scorso è stato inaugurato il Science Gateway, lo spazio immersivo progettato da Renzo Piano emulando la silhouette del famoso acceleratore di particelle.

Su una superficie di 8mila metri quadrati si studia, si gioca, ci si cimenta con i misteri ancora irrisolti del globo. E dalle sue vetrate si guarda la cittadella dove gli scienziati lavorano per il futuro del mondo. Info: www.geneve.com;www.myswitzerland.com/it.

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