Sabbioneta è conosciuta come la città ideale. Questo concetto affonda le sue radici nell’Umanesimo e nel Rinascimento: fu in quell’epoca infatti che artisti e filosofi si concentrarono sulla razionalizzazione degli spazi urbani, affinché fossero a misura d’uomo. Un po’ come l’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, che è misura di tutte le cose, come aveva già affermato nell’Antica Grecia il sofista Protagora.
Ma Sabbioneta non è solo un concetto lontano nel tempo. Oltre a essere una città ideale è una città reale, un luogo in cui le bellezze del paesaggio compenetrano l’urbanistica creata dall’uomo, un luogo in cui le simmetrie sembrano uscite dai film di Stanley Kubrick e Wes Anderson. Per la verità il borgo è stato in effetti set cinematografici per film e sceneggiati: gli ultimi per alcune scene della serie I Medici.
Perché Sabbioneta è la “città ideale”
Sabbioneta, in provincia di Mantova, fu abitata forse dai tempi più antichi. Su questo territorio era presente una rocca voluta da Ludovico Gonzaga (mantenuta dal nipote ma poi demolita alla fine del XVIII secolo), ma il vero e proprio fondatore della città, anzi della “città ideale” fu Vespasiano Gonzaga Colonna, che nel XVII secolo ha creato un luogo urbanisticamente perfetto nelle sue linee geometriche e simmetrie. Perché tutto è perfetto a Sabbioneta, a partire dalla cinta muraria a perimetro esagonale con le due porte, Porta Vittoria a ovest e Porta Imperiale a est.
Sabbioneta è per questa ragione patrimonio dell’umanità per l’Unesco. “Sabbioneta - si legge nel sito dell’organizzazione a tutela della bellezza - fu costruita come nuova città nella seconda metà del 16° secolo soppiantando un piccolo borgo medievale e, sotto gli ordini di un’unica persona, si trasformò in brevissimo tempo in piazzaforte all’avanguardia e raffinato centro culturale e architettonico. La sua cinta muraria con pianta a forma di stella, la pianta a scacchiera delle vie e il ruolo degli spazi pubblici e dei monumenti contribuiscono a renderla uno dei migliori esempi di città ideale costruita in Europa. A Sabbioneta si trova uno dei gioielli della storia del teatro in Europa: il Teatro all’Antica costruito da Vincenzo Scamozzi, primo edificio teatrale realizzato in Italia con fabbrica originale e non come adattamento di sale o interni di palazzi preesistenti”.
Le bellezze architettoniche e urbanistiche
Gli esempi di perfezione architettonica e urbanistica sono davvero tanti, ma vale citare quelli in primo piano e più noti. Come il Palazzo Ducale, che era sia il luogo di lavoro che la residenza di Vespasiano Gonzaga e che possiede una suggestiva facciata con loggiato: al suo interno diverse opere d’arte, tra cui i ritratti della cosiddetta “galleria degli Antenati”, che in realtà sono bassorilievi che raccontano in immagini la storia e l’albero genealogico dei Gonzaga. C’è poi il Teatro Olimpico, il primo in Italia pensato a questo scopo, e progettato come detto da Scamozzi. La struttura consta di una loggia semicircolare e di una gradinata in legno. E non mancano gli edifici gentilizi, come Palazzo Giardino con il suo porticato affrescato.
L’hinterland campestre
Le zone agricole e naturali intorno a Sabbioneta sono altrettanto suggestive, in particolare in corrispondenza dei fiumi Mincio e Oglio, dove si trova, ad esempio, la Riserva naturale Torbiere di Marcaria. Un tempo il territorio costituiva una miniera di energia, dato che qui veniva usata la torba, uno degli stati della fossilizzazione del carbone.
Oggi il luogo è un crogiolo di biodiversità, in cui fauna e flora sono al loro meglio: tra le specie che vivono qui ci sono pioppi, sali cinerea, carex, viole, rhamunus frangula, toporagni, donnole, aironi rossi, bianchi e cinerini, arvicole, faine, moscardini e pipistrelli nani. Per la logistica della visita, occorre consultare il sito ufficiale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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