Vieste, i consigli su che cosa vedere nella città pugliese

Vieste è detta la perla del Gargano e non per caso: qui storia e natura formano un connubio interessante e bellissimo dove si intrecciano tradizioni, miti e leggende

Vieste, i consigli su che cosa vedere nella città pugliese
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Vieste è una perla in un territorio splendido, il Gargano. Situata nella zona settentrionale della Puglia, la cittadina è una meta da non perdere per il mare, le spiagge e in generale le bellezze storiche e naturali.

Ecco qualche consiglio per chi a Vieste vuole trascorrere una vacanza, breve o lunga che sia.

Vita da spiaggia

Vieste, faro

Per chi vuole una vacanza all’insegna del mare e del relax, Vieste è la meta giusta. I colori dell’acqua e le lunghissime spiagge che costeggiano la costa parlano da sole. La posizione del borgo inoltre favorisce anche il windsurf e il kitesurf.

Da vedere, tra le altre, è la baia di Marina Piccola, delimitata da un lato da Punta San Francesco, dall'altro da punta Santa Croce e per finire dall’isolotto di Santa Eufemia, dove s'innalza il faro. Un tempo questo era il vecchio porticciolo, oggi è una zona ricca di fascino.

Il centro storico di Vieste

Il mare di Vieste

Il cuore della cittadina, la “Vieste vecchia”, è particolarissimo perché si erge su un compatto roccione a picco sul mare. Il centro di origine medievale è fatto da vicoli stretti, piazzette vista mare e case bianche.

Da vedere sono in particolare il castello svevo, la cattedrale dell’Assunta, e “la Chianca amara”, una pietra su cui furono trucidati donne, vecchi e bambini nel 1554, durante un'incursione saracena. La zona più famosa è punta San Francesco, la penisola con il complesso religioso risalente al 1438.

Il Pizzomunno

Vieste, Pizzomunno

Il Pizzomunno è un grande monolite calcareo di 25 metri d’altezza ed è uno dei simboli della città.

Ad esso in particolare è legata la leggenda dell’amore tra il forte Pizzomunno e la bellissima Cristalda. Del giovane pescatore si innamorarono però anche le sirene: ma lui non aveva occhi che per Cistalda. Accecate dalla gelosia, le sirene trascinarono la ragazza negli abissi e l’uomo non riuscì a fermarle. Il giorno seguente i pescatori trovarono il ragazzo pietrificato dal dolore, bianco scoglio che porta ancora il suo nome. Ma si racconta che una volta ogni cento anni i due innamorati si reincontrino sulla spiaggia per vivere, per una sola notte, il loro antico amore.

Molti conosceranno la storia dei due giovani grazie alla canzone La leggenda di Cristalda e Pizzomuno che Max Gazzè ha cantato per la prima volta nel 2018 dal palco del Festival di San Remo. E sempre in onore della leggenda è stata creata a Vieste la “scalinata dell’amore” che collega la porta alta della città con la zona vicino al Comune.

Le grotte marine e altre meraviglie naturali

Arco di San Felice

Meritano una visita le grotte marine, ampie cavità scavate dagli agenti atmosferici e dall'acqua in cui si insinua il mare. In queste gallerie lo spettacolo della luce che filtra e colora di tinte e riflessi particolari l’acqua è entusiasmante.

Le grotte sono una ventina. Anche in questo caso il mito è ben presente: si tratterebbe infatti dei ripari dove le sirene incatenavano le giovani di cui erano gelose.

Bisogna dire grazie al mare e al vento anche per l’esistenza dell’arco di San Felice, a meno di dieci km dal centro di Vieste. SI tratta di un arco naturale suggestivo tra il verde della vegetazione e il blu dell’Adriatico.

I trabucchi del Gargano

trabucco

Antichissimi strumenti di pesca, i trabucchi costeggiano la costa da Vieste a Peschici e sono tutelati dal Parco nazionale del Gargano. Essi sono tra i simboli della civiltà costiera garganica. Si tratta di semplici costruizioni in legno protese verso l’acqua che permettevano di pescare senza usare le barche.

La base di partenza per le escursioni

Peschici

Non sono da trascurare le escursioni che si possono effettuare da Vieste.

Ci si può immergere nella natura del Parco nazionale del Gargano, si possono visitare Peschici e Rodi Garganico o raggiungere le isole Tremiti. In poco più di un’ora si può arrivare infatti a San Giovanni Rotondo.

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