Villa Certosa, il gip: "Sequestrare le 5mila foto"

Il giudice di Tempio Pausania accoglie la richiesta del pm e dell'avvocato Ghedini: disposto il sequestro di tutti gli scatti di Zappadu. "Violazione della privacy". E la perizia rivela: scatti da dentro il giardino della villa del premier

Villa Certosa, il gip: "Sequestrare le 5mila foto"

Tempio Pausania - Dovranno essere sequestrati gli scatti del fotoreporter Antonello Zappadu. L'ha disposto il giudice delle indagini preliminari di Tempio Pausania, Vincenzo Cristiano, accogliendo l'istanza del pm Elisa Calligaris, secondo la quale le immagini sono il risultato di una condotta illecita con intrusione nella vita privata di Silvio Berlusconi e dei suoi ospiti, attraverso un potente teleobiettivo che di fatto avrebbe violato privacy all'interno di Villa Certosa.

Conferme La notizia é stata confermata dall'avvocato Franco Luigi Satta, che affianca nella causa Nicolò Ghedini. "E' stata accolta la nostra richiesta di sequestro delle oltre 5mila foto di cui in più occasioni ha parlato Zappadu e di quelle eventualmente in suo possesso riconducibili alla medesimo comportamento - ha spiegato il penalista sardo che ha appreso stamani in tribunale della decisione assunta nella tarda serata di ieri dal gip -. Se le foto si dovessero trovare realmente in Colombia sarà però difficile eseguire il provvedimento".

Zappadu non lo sa Il fotoreporter - che ha detto al telefono di non essere stato ancora informato della decisione del gip - aveva, infatti, reso noto nei giorni scorsi che tutti gli scatti erano stati ceduti a un'agenzia con sede in Colombia.

Il 18 giugno gli atti dalla procura di Roma sono stati trasferiti a quella tempiese e nel fascicolo si ipotizzano i reati di violazione della privacy e tentata truffa. A questi i legali del premier hanno aggiunto il provvedimento del garante per il trattamento dei dati personali.

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