(...). «Incolla» una mano sulla bocca di Antonia. Lei subisce le pesantissime attenzioni, quindi è presa a tradimento. Non trova neppure la forza per divincolarsi, per gridare tutta la sua disperazione. Il giovane straniero le strappa i vestiti: è deciso a farla da padrone. Non demorde, ha perso il lume della ragione, tocca la donna, si è ficcato in testa di violentarla e fa di tutto per riuscirci.
Improvvisamente sente dei rumori: arriva qualcuno. Per legiziano è limprevisto. Per Antonia, la fine di unallucinante avventura. Il «bruto» desiste e allo stesso tempo saccorge daverla combinata grossa. Cerca di convincere la giovane mamma a non fiatare: «Prendi ti do dieci euro basta che non chiami i carabinieri». Una proposta indecente. Vergognosa. Un altro affronto che Antonietta non si sogna neppure lontanamente di prendere in considerazione. Fa lesatto contrario. Chiede aiuto con tutto il fiato che ha nei polmoni. Quelluomo deve pagare il conto con la giustizia.
Arrivano al volo gli uomini del capitano Cataldo Pantaleo. I militari dellArma devono beccarlo. È un pericolo, perché intuiscono che si tratta di uno che potrebbe riprovarci molto in fretta. Sentono Antonia, ascoltano quelli che lo hanno visto scappare come un razzo. Parlano tra loro. È fatta. Non può essere andato troppo lontano. Le gazzelle setacciano la zona.
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