Se una persona transgender che presenta un programma rientra nella normalità, non fa scandalo e neppure scalpore significa che la nostra società ha fatto passi avanti. O quantomeno li ha fatti il mondo televisivo. Così Vladimir Luxuria che lunedì sera si è messa al timone dell'Isola dei famosi - nonostante il tambureggiamento furbo del marketing sul suo essere la prima trans in prime time - si è presentata come «la prima naufraga diventata conduttrice del reality». E senza indugiare sulle questioni gender ha fatto subito capire i motivi per cui è stata scelta dai vertici Mediaset: l'indubbia capacità di gestire uno show, di destreggiarsi in una diretta che prevede intoppi, momenti difficili, brillantezza. Doti che, in parte, appartenevano anche alle precedenti conduttrici, a cui però lei aggiunge un eloquio forbito e un bagaglio culturale indubbiamente superiore. E speriamo che Vladi mantenga anche la promessa di impedire le derive trash che spesso hanno accompagnato questo reality, improntando il gioco al rispetto e alla correttezza senza togliere leggerezza e divertimento. La prima puntata se ne è andata con la solita litania dei tuffi dall'elicottero e le prime sfide tra i naufraghi, molti dei quali abbastanza sconosciuti nonostante siano nel gruppo vip.
Per ora a fare la parte dell'antipatica riesce perfettamente Sonia Bruganelli nel ruolo di se stessa. Il giornalista del Tg5 Dario Maltese, coinvolto per dare un tocco di rigore, fa un po' fatica a capire dove si trova, ma non ci metterà molto a entrare nello spirito del gioco.
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