Voglia di rivincita

La potente lobby della ricerca scientifica senza limiti e senza risultati è entrata già in azione con il nuovo governo, e ha segnato un punto. Il ministro della Ricerca e dell'Università, Fabio Mussi, ha ritirato il sostegno dell'Italia a una dichiarazione etica firmata da alcune nazioni europee, tra cui la Germania, contro l'uso delle staminali embrionali. È una decisione puramente ideologica, poiché, trattandosi di una dichiarazione di principio, nei fatti nulla cambia. Ma è proprio la evidente gratuità del gesto - il ministro non ha detto di essere stato sollecitato, né che fossero in vista scadenze o urgenze di alcun tipo - che lo carica di significato politico. È un avvertimento all'elettorato italiano, che nel referendum sulla procreazione assistita ha osato ignorare gli appelli alla libertà di ricerca e ha preferito invece mantenere il divieto di usare gli embrioni come materiale da sperimentazione; è un esplicito messaggio di arroganza e di indifferenza.
Con una maggioranza così aleatoria, ci si poteva aspettare dal governo Prodi qualcosa di meglio, un ascolto più attento, una sensibilità inclusiva, o perlomeno un rispetto maggiore e qualche cautela. Magari non verso i partiti e i leader del centrodestra, ma almeno nei confronti degli elettori. Si poteva immaginare che il centrosinistra mirasse a recuperare la fiducia dei moderati, e a riprendersi i voti perduti per eccesso di disinvoltura sui temi etici. Invece è proprio contro l'unica legge ratificata da un voto popolare, che il ministro ha deciso di esercitare il suo potere. L'esibita indifferenza degli italiani alla chiamata alle armi contro la legge 40 l'ha irrimediabilmente offeso, la sconfitta ancora brucia, e gli embrioni sono un bersaglio facile.
Eppure ormai tutti sanno che finora la ricerca sulle staminali embrionali, che nel mondo ha raccolto valanghe di denaro, non ha prodotto assolutamente niente. Anzi, per essere precisi ha prodotto speranze deluse e colossali imbrogli, come quello del veterinario coreano Hwang Woo Suk, venerato in patria e acclamato come un eroe della scienza, che si è rivelato un eroe della truffa, ingannando riviste autorevoli come Science e Nature. La comunità scientifica di mezzo mondo lavora inutilmente da anni sulle cellule embrionali, che si sono dimostrate infide e sfuggenti, mentre l'Italia, grazie alla lungimirante legge 40, si è specializzata nella ricerca sulle staminali adulte. Si tratta di una linea di ricerca che non solo non richiede sacrifici tribali di embrioni, ma ha già ottenuto risultati concreti, per curare malattie genetiche gravi come la talassemia. In questo campo il nostro Paese è all'avanguardia, come ha ricordato al collega Mussi il ministro Fioroni, e contribuire a indirizzare i fondi della Comunità europea verso la ricerca sulle staminali embrionali vuol dire danneggiare concretamente la ricerca italiana.

Ma per Mussi gli interessi dell'Italia e quelli dei malati probabilmente vengono dopo la voglia di rivincita sugli elettori che hanno snobbato il referendum, dopo la difesa delle ideologie, e soprattutto dopo gli interessi della potente lobby della ricerca inutile (ma libera).

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