Alessio Giannullo
«Si consuma di meno, ma si consuma meglio». La sintesi è di un imprenditore che di qualità se ne intende, Cosimo Rummo, presidente dell'azienda di famiglia, Rummo, che produce «pasta di qualità superiore» dal 1846 ed è giunta ormai alla sesta generazione.
È un trend molto netto quello del mercato della pasta in Italia. Le esportazioni volano. E sale la vendita dei prodotti ad alta qualità. «Il mercato della pasta - spiega Rummo - almeno in Italia, sta registrando un calo costante dei consumi da 10 anni a questa parte. I motivi sono innanzitutto legati a trend demografici, ma anche ai nuovi stili alimentari delle persone. Volendo riassumere, potrei dire che oggi si consuma di meno, ma si consuma meglio e la prova di ciò sta nel fatto che nonostante i consumi di pasta calino ormai da anni, le vendite di prodotti nel segmento Premium (quelli con un prezzo almeno del 40% superiore alla media del mercato) invece crescono ad un ritmo piuttosto sostenuto».
I mercati esteri tirano ancora molto. E chiedono made in Italy. «Le esportazioni nel settore alimentare, e in quello della pasta in particolare - spiega Rummo - rappresentano uno dei fiori all'occhiello dell'economia del nostro Paese. Per Rummo, le esportazioni sviluppano ormai il 40% del fatturato del gruppo e quest'anno abbiamo superato i 50 Paesi dove abbiamo consegnato la nostra pasta. Di sicuro l'estero rappresenta uno dei driver strategici per la crescita futura dell'azienda e stiamo guardando con particolare interesse soprattutto ai mercati del Nord America, come Stati Uniti e Canada».
Rummo punta molto sulla qualità. Tanto che oggi può vantare di produrre l'unica pasta al mondo che ha certificato la sua tenuta alla cottura. E se deve indicare dei trend nei consumi, Rummo individua «innanzitutto, una più attenta ricerca di qualità». Ma non solo. «Proprio in virtù della maggiore consapevolezza - dice il presidente - i consumatori oggi vanno alla ricerca di prodotti che, oltre a essere buoni, siano anche salutari. Per questo i consumi di paste funzionali come le integrali, le paste gluten free o quelle a base di legumi oggi sono in forte crescita».
Il pastificio che ha 172 anni di storia, va incontro a nuovi gusti e aspettative dei clienti. «Siamo molto attenti ai bisogni dei nostri clienti. Io, personalmente - rivela il presidente - ho sempre sostenuto che tutti abbiamo il diritto di godere di un grande piatto di pasta, anche chi, per esempio per motivi di carattere medico, non può assumere glutine. Per questo ho lavorato mesi per mettere a punto la ricetta della nostra Pasta senza glutine, prodotta con mais crudo privo di ogm e riso integrale, ma con una consistenza unica che è quasi impossibile distinguere dalla pasta tradizionale». Seguendo queste coordinate e il percorso della sua storia, Rummo mette a punto le novità: «Nel nostro dipartimento di Ricerca e sviluppo - spiega il presidente - lavoriamo continuamente a nuovi prodotti, ricette e formati di pasta. Abbiamo ricreato un impianto per la produzione di pasta in miniatura che ci permette di testare tutte le soluzioni possibili e ridurre drasticamente i tempi di realizzazione dei prodotti.
Negli ultimi mesi ci siamo concentrati molto sulla nostra Pasta di legumi, 4 formati prodotti con farine di ceci di Toscana e lenticchie rosse cui abbiamo aggiunto il riso integrale. Un alimento completo e bilanciato, che unisce le fibre dei cereali alle proteine vegetali dei legumi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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