E poi dicevano che questo mondiale era costruito apposta per vedere l’Italia in semifinale. Se l’Italia è tra le prime quattro al mondo, di certo non è per la formula: sette vittorie su sette, unica nazionale ancora imbattuta, davanti agli 11mila del PalaLottomatica anche la Francia deve inchinarsi alla nazionale di Anastasi («Non mi sembra vero», dirà al termine): finisce 3-1, con il batticuore del terzo set lasciato ai transalpini.
Parte forte l’Italia con Savani (16 punti alla fine) che mette a segno 4 dei primi 5 punti azzurri. Lo schiacciatore permette alla nazionale azzurra di mettere in cassaforte quelle 5 lunghezze di vantaggio che Vermiglio e soci mantengono fino alla fine del primo set, vinto con un agevole 25-18. Ma la nazionale italiana non è solo Savani: Parodi (18 punti) e Sala sono davvero incisivi a muro e quando Anastasi butta nella mischia Lasko i punti continuano a fioccare con una semplicità impressionante, segno che Vermiglio può disporre a piacimento dei propri attaccanti, frutto anche di un’attenta fase difensiva, costruita sulla vivacità del libero Marra.
E anche nel secondo set la musica non cambia, con un’Italia che viaggia al doppio della velocità dei francesi: 8-5 al primo time-out tecnico, 16-10 al secondo. È una bella Italia, attenta in difesa, efficace in attacco come, probabilmente, mai la si era vista. E se la Francia diventa uno sparring partner quasi inconsapevole è più per i meriti degli azzurri che per i demeriti dei transalpini. L’attacco in diagonale di un Fei ancora non al top (8 punti) archivia poi il secondo parziale sul 25-20. Ma è proprio sul più bello che l’Italia inizia a balbettare. Il ct francese Blain manda in campo Toniutti e Le Roux e i nostri avversari iniziano ad andare a punto con più facilità, complice anche una difesa azzurra che pecca un poco di precisione e, forse, anche un po’ di presunzione. Ciononostante gli azzurri restano aggrappati al set: sotto 16-20, Mastrangelo porta l’Italia fino al 21-21. Si finisce punto a punto, col fiatone, Savani si fa murare un attacco difficile e i francesi passano 27-25.
Un passaggio a vuoto che mette i sudori freddi agli azzurri. Tutto d’un colpo spariscono le convinzioni dei primi due parziali, con gli azzurri che boccheggiano a fatica, tenuti in gara ancora una volta da un grande Mastrangelo.
Gli azzurri tornano davanti e non lasciano più la testa della gara fino al punto del 25-19 che vuol dire semifinale mondiale. Sabato il Brasile, che punta al terzo titolo consecutivo, dirà quanto vale quest’Italia.Le partite di ieri: Italia-Francia 3-1 (25-18, 25-20, 25-27, 25-19), Bulgaria-Cuba ieri. Semifinale: Italia-Brasile.
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