Dopo il voto la "stangata". Più cari i nidi e le mense

Il sindaco Sala aspetta le urne chiuse e scattano gli aumenti. Giovanati (Lega): "Nei progetti di Sala sono assenti giovani e famiglie, per chi sta costruendo?"

Dopo il voto la "stangata". Più cari i nidi e le mense

Alla fine aumentano anche le rette dei nidi (quelli che non sono già stati chiusi, si capisce) e la refezione scolastica. Dopo il rincaro dei mezzi pubblici, un nuovo salasso per le famiglie è servito dalla giunta Sala. L'annuncio è furbescamente arrivato a urne chiuse. La mattina del 15 febbraio (ieri) i genitori hanno scorto la mail inviata dall'«Area Riscossione Volontaria» (quando si dice: un nome, un programma). Insomma, di aumenti si tratta. Rincarano: le rette dei nidi e le sezioni primavera; la refezione della materne, delle Primarie e delle Secondarie di primo grado; i Centri della prima infanzia; le quote pre-scuola e i giochi serali delle Primarie oltre al trasporto alunni nelle scuole di bacino con distanza maggiore di 2 km.

«Gli incrementi mensili arrivano a 20/40 euro al mese, non riguardano i nuclei familiari che hanno un ISEE inferiore a 6.500 euro annui, la fascia della gratuità - è scandalizzata Deborah Giovanati, vicepresidente del gruppo Lega in Consiglio comunale - Comunicare un provvedimento simile il giorno dopo le elezioni denota meschineria politica. E poi ci si chiede: per chi sta lavorando il sindaco Sala? Che visione ha di Milano? Certamente non pensa ai giovani. Il fatto di valutare che gli ISEE dei milanesi sono i più alti d'Italia è fuorviante. È impensabile per una coppia vivere a Milano senza il doppio stipendio. Si sta facendo di tutto per respingere giovani e famiglie».

La comunicazione dell'Area Riscossione Volontaria parla di adeguamento Istat dell'8%, la fascia di reddito più alta (da 27.000 euro in su) pagherà 37 euro in più al mese, la più bassa (da 6.600 a 12.500 euro l'anno) 8 euro. «Il consiglio comunale non è stato interpellato e questo la dice lunga sulla poca attenzione che questa giunta riserva all'organo che rappresenta i cittadini - ha commentato la consigliera - Porteremo la questione in Consiglio chiedendo lumi all'assessore competente Anna Scavuzzo. Più volte abbiamo evidenziato la necessità di reperire risorse da progetti più marginali, penso alle piazze tattiche (aree chiuse al traffico e arredate con aiuole e panchine) o ai 450mila euro spesi per incrociare le domande di volontariato. Dobbiamo ragionare su una revisione di spesa senza aumenti e chiusure».

Un mese fa è stata annunciata la chiusura dell'asilo di via della Spiga, dopo quello di via Baroni, la stessa sorte toccherà quelli di via Cima (Ortica) e via Palletta (Niguarda). Riflette Samuele Piscina consigliere e capogruppo Lega in Città Metropolitana: «L'ennesima stangata si aggiunge agli aumenti di Milanosport (+7%), del biglietto dell'Atm, (+10%) e dei servizi funebri.

Se Sala intende affrontare l'emergenza demografica con gli aumenti dei prezzi legati ai bisogni dei bambini dimostra ancora una volta di non aver ben chiaro come svolgere il suo ruolo politico. Stiamo parlando di un manager che non riesce a far quadrare i conti se non tassando i cittadini».

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