Cibo nelle prigioni, le reazioni

Persone libere hanno assaggiato il Nutraloaf, un cibo che viene dato nelle prigioni statunitensi come punizione: ecco le reazioni in un video

Cibo nelle prigioni, le reazioni

Le persone libere alla scoperta del cibo dei detenuti. Si è tenuta nei giorni scorsi a Philadelphia una particolare manifestazione, la Prison Food Weekend, in cui la gente che non ha mai messo piede in prigione ha potuto constatare le condizioni cui sono sottoposti i detenuti a partire dal cibo.

Sotto la lente d'ingrandimento è finito il Nutraloaf, un pappone informe composto da differenti ingredienti, che viene usato per punire i detenuti. Le reazioni della gente comune all'assaggio sono davvero significative e mostrano come in effetti il Nutraloaf sia una vera e propria punizione, che viene applicata ai carcerati per alcuni giorni o addirittura delle settimane, se tengono dei cattivi comportamenti.

Il Nutraloaf cambia ingredienti da stato a stato, ma il succo non cambia. «La mia bocca è spaventata da questo cibo», dice un uomo all'interno del video. Alcuni ingredienti ricorrenti sono la purea di ceci, la farina d'avena, un formaggio non derivato dal latte, riso, spinaci e polvere d'aglio. Ma, nonostante le combinazioni di ingredienti che parrebbero normalissimi, le proteste sono tante.

In molti stati come Illinois, Maryland, Nebraska, New York e Washington, i detenuti hanno citato come incostituzionale il Nutraloaf o

qualunque altro pappone sia servito come punizione. E nel Vermont, nel 2008, la Corte suprema dello stato ha stabilito che debba essere data udienza ai detenuti, prima che venga loro somministrato il Nutraloaf.

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