Col freddo siberiano il pene si accorcia: lo dice la scienza

Secondo gli esperti, il freddo siberiano di questi giorni riduce la virilità maschile: l'ondata gelida influisce fortemente sull'intimo

Col freddo siberiano il pene si accorcia: lo dice la scienza

Il freddo siberiano che ha colpito l'Italia in questi giorni non ha portato con sé soltanto maltempo, gelo e tanta neve, ma anche un problema non da poco per gli uomini. Si assisterebbe infatti a una riduzione della virilità: il pene si accorcia, mentre lo scroto diventa più piccolo, così come afferma la scienza.

Peculiare e probabilmente inaspettato quanto emerso da un'intervista a Darius Paduch, esperto in tema di salute sessuale e medicina della Weill Cornell Medicine: il ricercatore ha infatti spiegato che, a causa del freddo di origine artica, le dimensioni del pene maschile si riducono fino al 50% in lunghezza e dal 20 al 30% in circonferenza. Cifre importanti, soprattutto per coloro che tengono in modo particolare a dimostare alla partner la loro virilità.

Si apprende, inoltre, come anche lo scroto possa subire modifiche: la sacca diventa più piccola per proteggere i testicoli, una reazione del corpo umano per preservare la produzione degli spermatozoi e dunque garantire, nonostante tutto, la capacità di riproduzione

Perché, tuttavia, col freddo siberiano i genitali subiscono questa trasformazione? Secondo quanto dichiarato da Paduch, quando si ha freddo i vasi sanguigni si restringono, un fatto che limita il flusso di sangue al pene.

La reazione di vasocostrizione, di conseguenza, porta a una diminuzione delle dimensioni. Una reazione che avviene anche quando l'uomo sente troppo caldo, dato che il corpo cerca di mantenere la temperatura giusta per non danneggiare lo sperma.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica