Denice Juneski e Linda Jourdeans sono state scambiate alla nascita. Nate entrambe il 19 dicembre 1945 al St. Paul’s Bethesda Hospital in Minnesota a distanza di mezz’ora l’una dall’altra, le due donne sono cresciute per decenni nelle famiglie opposte, senza mai accorgersi dell'errore fino a quando all'inizio della primavera non sono venute a conoscenza dei risultati di un test genetico.
Lo scorso aprile Denice decide infatti di sottoporsi a un test del DNA grazie al sito 23andMe. I risultati la scioccano: la donna non aveva alcun legame di sangue con quelli che aveva sempre creduto essere i suoi famigliari per tutti questi anni, a cominciare dai suoi genitori. «In effetti a volte avevo la sensazione di non essere una di loro», racconta a una televisione locale affiliata alla NBC.
Di fatto Denice è sempre stata l’unica bionda in famiglia: tutti i suoi parenti avevano capelli rossi o castani. Inoltre lo sport non è mai stato il suo forte, a differenza del “falso” padre, giocatore di baseball professionista nei St. Paul Saints, e della “falsa” sorella, onorata nella Minnesota Softball Hall of Fame.
Lo scorso aprile decide di fare un test del DNA anche una nipote di Linda Jourdeans. I risultati parlano chiaro: quella che credeva essere sua zia era in realtà una perfetta sconosciuta. La vera zia, stando ai sorprendenti risultati, era una certa Denice Juneski. La giovane donna avvisa “zia” Linda, che si mette subito in contatto con Denice.
Le due fanno conoscenza e scoprono così di essere state scambiate alla nascita e di essere cresciute per tutti questi anni in casa di estranei. Esattamente al contrario di Denice, Linda racconta che era l’unica rossa in una famiglia di biondi e che ha sempre amato praticare sport.
Ora, a distanza di 72 anni Linda incontra per la prima volta anche la propria madre naturale, un’anziana signora di 99 anni. Quella "finta", ovvero la madre naturale di Denice, è invece morta di cancro all’età di 42 anni quando lei era un'adolescente.
Nessuno sa spiegarsi come sia avvenuto lo scambio in ospedale, men che meno le dirette interessate. D'altronde, nessuna delle infermiere che lavoravano nell’ospedale di Saint Paul nell’inverno del 1945 è ancora in vita e molto probabilmente la verità non si saprà mai.
Le due signore tuttavia non serbano rancore per quanto accaduto in passato e si dicono contente di essersi conosciute.«La vedo come un dono», confessa Denice ripensando all’incredibile storia della loro vita.
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