Whitney Houston, l'autista: fumava crack vicino alla figlia

Sulla tossicodipendenza della star testimonia anche il suo autista. E un pusher afferma di averle venduto della cocaina il giorno prima della sua morte

Whitney Houston, l'autista: fumava crack vicino alla figlia

Anche l'autista di Whitney Houston conferma le voci sulla tossicodipendenza della cantante. Come rivela un articolo del Daily Mail, l'autista, Al Bowman, ha raccontato che la Houston è stata la peggior star mai trasportata nel retro della sua limousine.

"Ho trasportato tante star, come Michael Jackson e la sorella Janet, Ozzy Osbourne, ma la Houston è stata la peggiore - confessa Bowman- E pensare che si trattava di una star acclamata in tutto il mondo". "Io però vedevo una donna diversa seduta sui sedili della mia limou, una tossicodipendente", aggiunge l'autista.

Bowman ha anche raccontato di aver portato la cantante nei ghetti, da alcuni pusher, per ritirare le sue dosi di crack, che avrebbe poi fumato anche di fronte al marito Bobby Brown e alla figlia. L'autista, scioccato, parla di una volta in cui ha assistito alla scena terribile della madre Whitney che fumava crack seduta sulla limousine, proprio di fianco alla figlia, allora di 6 anni, che stava giocando con la sua bambola. Una scena che gli è rimasta impressa e per cui ha pensato che la star fosse diventata davvero fuori di testa. "Volevo aiutarla, ma era già fuori controllo e non voleva ascoltare nessuno", spiega Bowman.

Testimonianza che si somma a quella di un pusher, che sulla prima pagina del Daily Star Sunday, ha sostenuto di aver venduto della cocaina alla cantante proprio il giorno prima che morisse.

Ma la tossicodipendenza purtroppo è passata di madre in

figlia. Secondo il Daily Beast , Bobbi Kristina, la figlia diciottenne della Huston, dopo il funerale della madre si sarebbe ritirata in un hotel per "sballarsi", non reggendo le pressioni del funerale.

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