Riceviamo e pubblichiamo:
"Si precisa che, rispetto a quanto sotto riferito relativamente alla posizione del signor Antonio Martelli, che il Tribunale del Riesame di Bologna il 14 ottobre 2011 ha annullato la misura cautelare in quanto non sussistevano le prove della corruzione. Inoltre il signor Martelli è in attesa del provvedimento di archiviazione in quanto, così come riferito dal Dottor Gerardo Laguardia, Procuratore Capo di Parma, “non è stato evidenziato un rapporto certo tra le dazioni e quelli che sembravano essere i favori” concessi."
Parma - Nuovo capitolo dell’inchiesta per corruzione in Comune a Parma. All’alba gli uomini della Guardia di Finanza hanno arrestato quattro persone. Tra le persone in manette c'è anche Giovanni Paolo Bernini che nell’esecutivo guidato dal sindaco Pietro Vignali si occupa di scuola e servizi per l’infanzia. E' un esponente del Pdl e in passato ha avuto anche la delega al personale. Gli altri due arrestati sono uno stretto collaboratore di Bernini e due imprenditori.
Gli arresti di questa mattina sono il nuovo, clamoroso, colpo di scena dell’inchiesta "Green Money" che aveva portato nei mesi scorsi all’arresto del comandante dei vigili urbani Giovanni Maria Jacobazzi e di alcuni funzionari e dirigenti dell’amministrazione locale, poi costretta a un rimpasto di giunta per le dimissioni di diversi assessori e duramente contestata da centinaia di cittadini in occasione dei consigli comunali. Oltre a Bernini, sono stati arrestati un suo collaboratore e due imprenditori. Stando alle accuse Bernini avrebbe "intascato una tangente di 8mila euro per favorire la società Copra di Piacenza nell’assegnazione degli appalti per la ristorazione delle scuole pubbliche dell’infanzia ed elementari della città". Secondo agli inquirenti, Bernini avrebbe chiesto l’assunzione di un suo conoscente da parte della ditta aggiudicatrice.
Insieme a Bernini sono finiti in carcere Paolo Signorini, suo braccio destro ed addetto stampa, l’imprenditore piacentino Mauro Tarana e l’imprenditore parmigiano Antonio Martelli. "Le indagini sono cominciate all’inizio dell’anno a seguito della denuncia presentata da un amministratore della società Camst, concorrente di Copra nell’appalto - ha spiegato il procuratore della Repubblica Gerardo Laguardia - in seguito le utenze telefoniche di Bernini, del suo segretario e dell’amministratore della Copra sono state poste sotto intercettazione". E le intercettazioni hanno consentito di appurare che i rapporti illeciti tra l’assessore alla scuola e l’impresa piacentina svariavano anche in altri ambiti. Stando agli inquirenti, Bernini "per tramite del suo braccio destro e addetto stampa Paolo Signorini (anch’egli arrestato) teneva contatti con l’azienda di ristorazione che avrebbe dovuto essere favorita nell’assegnazione degli appalti".
In un caso soltanto un errore materiale nella compilazione da parte della Copra della domanda di partecipazione ad un bando comunale ha impedito che un altro appalto "pilotato" potesse giungere a destinazione. In ballo c’era l’aggiudicazione del servizio bar e ristorazione del Duc (direzione uffici comunale), che si trova in un grande complesso costruito pochi anni fa su uno dei viali interni alla città. La Copra, hanno spiegato gli inquirenti, non ha presentato un progetto che prevedesse come invece richiesto dal bando il servizio ai tavoli ma solo ed esclusivamente quello self service.
"E' grave per non dire indecente - ha commentato il procuratore di Gerardo Laguardia - che si lucri anche sui pasti dei bambini delle materne e delle elementari proprio da parte di chi dovrebbe invece assicurare massima equità e controllo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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