"Pattuglie specializzate in controlli contro accattonaggio e clandestini"

Il sindaco di centrodestra Dipiazza: "Ci sono regole chiare e buoni risultati. È importante la collaborazione con polizia e carabinieri"

"Pattuglie specializzate in controlli contro accattonaggio e clandestini"

Il Comune di Trieste ha approvato il nuovo regolamento di polizia urbana nel maggio 2018 su forte impulso del sindaco di centrodestra, Roberto Dipiazza. La maggior parte delle violazioni hanno riguardato i bivacchi per strada, seguiti da accattonaggio, vendita ambulante e attività di parcheggiatore abusivo. Le persone colpite sono soprattutto stranieri, spesso privi del permesso di soggiorno. Dopo 10 mesi di applicazione del decreto Minniti, rafforzato poi da Salvini, il sindaco Dipiazza fa il punto sull'applicazione della normativa nel capoluogo giuliano.

In Consiglio comunale c'è stata condivisione o è stato difficile arrivare alla modifica del regolamento?

«Il programma di mandato è stato totalmente condiviso dalla maggioranza comunale e gli impegni sono stati rispettati anche in questo caso con un'approvazione compatta del centrodestra».

Avete aumentato i campi di applicazione rispetto alle ipotesi base previste dal decreto?

«Abbiamo incrementato la norma quadro indicata dal decreto in modo da poter coprire anche quelle aree della città potenzialmente interessate. In questa direzione il regolamento può essere applicato in tutta la fascia balneare della zona di Barcola, centro storico, ospedale, stazione, luoghi di culto, parchi e giardini pubblici».

Come effettuate i controlli sugli allontanamenti? Ci sono pattuglie appositamente incaricate?

«Ogni giorno abbiamo una o due pattuglie dedicate a questo tipo di attività e controllo. Grazie ai nuovi strumenti informatici, la sala operativa della polizia municipale è aggiornata in tempo reale sulle misure adottate e molto velocemente può fare i controlli e le verifiche riferendo gli esiti alle pattuglie impegnate sul territorio. Allo stesso modo la comunicazione tra la polizia locale e la questura è altrettanto diretta e veloce».

Com'è il rapporto con le altre forze di sicurezza pubblica presenti sul territorio?

«Il network della sicurezza a Trieste lavora in stretta sinergia da sempre. Il nuovo comandante della polizia locale, Walter Milocchi, sta facendo un ottimo lavoro in questa direzione incrementando il flusso e la circolazione delle informazioni tra le varie forze dell'ordine. La polizia locale di Trieste è ormai un punto di riferimento per i cittadini».

In base all'esperienza di Trieste, il Daspo urbano è uno strumento efficace o andrebbe ulteriormente potenziato?

«Dall'applicazione del regolamento i risultati sono già buoni, ma la cosa più importante è che ora c'è una regola più chiara.

Certo è che lo strumento può essere sempre migliorato e questi mesi ci serviranno anche per poter analizzare i correttivi che si potranno suggerire. Credo che nei casi di reiterazione della violazione da parte dei medesimi soggetti, oltre alle denunce penali può essere presa in considerazione l'applicazione anche al Daspo del foglio di via».

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