Nagorno Karabakh

” Benvenuto nell’Artsakh” è con queste parole e una ferma stretta di mano che il presidente della Repubblica del Nagorno Karabakh, Bako Sahakyan, accoglie nel suo ufficio all’ultimo piano del Palazzo presidenziale. Sulla parete campeggia lo stemma con impressa l’aquila e il Menq enq mer sarerè, il monumento che raffigura le genti del Nagorno Karabakh, il Presidente fa accomodare al tavolo delle riunioni, spegne una sigaretta Ararat e poi esordisce dicendo: ”Sono a vostra disposizione per qualsiasi domanda in merito al Nagorno Karabakh. Siamo un Paese che non è riconosciuto ma che conosce la democrazia e per questo i giornalisti sono i benvenuti”

Daniele Bellocchio
Il sogno indipendentista del Nagorno Karabakh

Intervista all'ambasciatore azerbagiano Mammad Ahmadzada: "L'Armenia deve ritirare le sue forze armate da tutti i territori occupati dell'Azerbaigian e lasciare che i profughi azerbaigiani tornino alle loro case"

Matteo Carnieletto
Nagorno Karabakh, la via azera per risolvere il conflitto

Marco di Liddo, esperto del Centro Studi Internazionali, ci spiega lo scontro tra Azerbaigian e Armenia che infiamma il Caucaso da più di vent'anni

Alessandra Benignetti
Ecco qual è la posta in gioco in Nagorno Karabakh
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica