Paolo Granzotto

Paolo Granzotto, uno dei "padri" del "Giornale", è morto a 76 anni. Quando scriveva non guardava in faccia nessuno. Tanto che arrivò a criticare persino Montanelli quando Indro fondò "La Voce". Fu cronista, inviato, vice-direttore. E anche ottimo saggista

Livio Caputo
Caustico, coraggioso e culturalmente "scorretto". Una penna fuori dal coro

Appena diffusasi la notizia della morte di Paolo Granzotto, numerosissime sono state le testimonianze di affetto da parte dei lettori, i quali hanno inviato mail, telefonato alla Segreteria o lasciato un commento o un ricordo sul sito del Giornale.it. Tra le tante, pubblichiamo alcune di queste toccanti testimonianze: forse è il modo migliore per ricordare la figura e il lavoro del nostro collega

Redazione
Il saluto dei lettori a Granzotto

Al Giornale Paolo Granzotto è stato cronista, inviato, commentatore e vicedirettore quando Indro Montanelli abbandonò la sua creatura

Redazione
Granzotto, una vita al Giornale

Paolo Granzotto era un Signore nei tratti e nella vita, nel comprendere e nel valutare i fatti, ed era un eccellente giornalista

Gian Galeazzo Biazzi Vergani
"Aveva una scrittura unica nel suo genere"

Per quaranta anni era stato accanto a Indro Montanelli, per molti suo vice direttore a il Giornale. Grande appassionato di storia, aveva scritto diversi libri. Amava in modo viscerale i suoi lettori

Orlando Sacchelli
Addio a Paolo Granzotto, storica colonna de "il Giornale"
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