Raffaele Sollecito

"Mi spiace per la famiglia di Meredith, ma io non sono l'assassino. E ringrazio i giudici per avermi creduto". Così Raffaele Sollecito commenta la sentenza di assoluzione per l'omicido di Meredith. A cura di Alexander Jakhnagiev - VISTA Agenzia Televisiva Parlamentare

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Sollecito: "Mi spiace per la famiglia di Meredtih"

"Sono stato additato come un assassino senza uno straccio di prova, e la mia famiglia è stata fatta a pezzi per nulla". Lo ha detto in conferenza stampa Raffaele Sollecito. "Non dimentico che nelle carte processuali ho trovato offese gravissime nei confronti dei miei famigliari, ancora oggi mi chiedo il perchè di tanto odio" A cura di VISTA Agenzia Televisiva Parlamentare / Alexander Jakhnagiev

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Sollecito: "La mia famiglia è stata distrutta"

“Risarcimenti per questa terribile storia non si potrebbero neanche quantizzare, perché qui c'è di mezzo prima di tutto un risarcimento morale. Noi siamo stati messi alla gogna, io e tutta la mia famiglia. Quarantamila intercettazioni telefoniche su tutta la mia famiglia. Non immaginate quello che abbiamo dovuto patire. In questo momento l'ultimo mio pensiero è parlare di questioni economiche sinceramente”. Così Francesco Sollecito, padre di Raffaele, commenta, parlando con i giornalisti, la sentenza di assoluzione della Cassazione che ha disposto l'annullamento della condanna per il figlio, imputato nel processo per l'omicidio di Meredith Kercher

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Papà Sollecito: "Siamo stati messi alla gogna"

“Raffaele andrà dove il lavoro lo porterà. Lui parla perfettamente l'inglese e finalmente potrà anche tornare all'estero, visto che una delle ultime cose di questa terribile vicenda è stata quella di avergli ritirato il passaporto. Finalmente potrà ritornare a vivere”. Così Francesco Sollecito, padre di Raffaele, commenta, parlando con i giornalisti, la sentenza di assoluzione della Cassazione che ha disposto l'annullamento della condanna per il figlio, imputato nel processo per l'omicidio di Meredith Kercher

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Papà Sollecito: "Ora Raffaele potrà tornare a vivere"

Assoluzione senza rinvio per Amanda Knox e Raffaele Sollecito. La Corte di Cassazione ha messo fine al processo per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, annullando le condanne di 28 anni e tre mesi per la Knox e di 24 anni e 9 mesi per Sollecito. Grande soddisfazione da parte dell'avvocato di Sollecito, Giulia Bongiorno. “Questa è una giornata importantissima per Raffaele – ha spiegato - ma anche per tutti quelli che credono veramente nella giustizia italiana. Perché sono passati otto anni, questo ragazzo è stato epr 4 anni in carcere. Ha affrontato procedimenti molto duri, ma ha affrontato tutto a viso alto, non l'avete mai sentito protestare, né imptrecare”. Incredulità e smarrimento invece da parte dell'avvocato Francesco Maresca, difensore della famiglia Kercher. “E' un verdetto che ci ha sorpreso – ha commentato -, che non c'aspettavamo. E' stato dichiarato che la prova non è stata raggiunta. Ne prendiamo atto”

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Bongiorno: "Grande giorno per chi crede nella giustizia"

Condannati, poi assolti, infine nuovamente condannati. E non è ancora finita. Oggi uno dei processi più controversi degli ultimi anni approda per la seconda volta in Cassazione. Esattamente dopo due anni. I giudici della V sezione penale dovranno decidere se confermare o meno la condanna per Raffaele Sollecito e Amanda Knox rispettivamente a 25 anni e 28 anni e sei mesi per l'omicidio di Meredith Kercher, studentessa inglese trovata senza vita nella sua stanza in un appartamento di Perugia la notte del primo novembre 2007. Amanda e Raffaele hanno già scontato quattro anni di carcere. Gli imputati si sono sempre proclamati innocenti. I tempi della decisione sono incerti. Non si sa infatti se il verdetto possa arrivare in serata. Sollecito attenderà l’esito in aula, mentre non saranno presenti Amanda, che aspetterà a casa sua, a Seattle, e i famigliari di Meredith, rimasti in Inghilterra

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Il processo a Sollecito e Amanda torna in Cassazione
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