Lo scandalo delle mail rubate al Comitato Nazionale Democratico, diffuse da Wikileaks, sarebbe un’azione guidata dalla Russia per favorire Donald Trump e mettere in difficoltà la candidata democratica, Hillary Clinton. Così, con un’accusa degna di una spy story, Robby Mook, il capo della campagna elettorale della Clinton, cerca di rimediare all’imbarazzo dei democratici, dopo la pubblicazione da parte di Wikileaks di quasi 20mila email, che mostrano come la leadership del partito abbia cercato di favorire in tutti i modi la candidatura della Clinton, rispetto a quella di Bernie Sanders, attraverso una serie di stratagemmi e di operazioni mediatiche volte a screditarlo.
Gira che ti rigira gli analisti tornano sempre lì: a Vladimir Putin. Così le elezioni presidenziali in America arrivano fino a Mosca. O, meglio: Mosca arriva fino a Washington
Per i profani possono essere solamente dettagli. Eppure le nuove divise russe “Ratnik” rappresentano un modo nuovo di approcciarsi alla guerra
Intervistato da Federico Fubini sul Corriere della Sera del 20 luglio, il controverso finanziere George Soros ha affermato: «Una cosa è chiara ed è che Recep Erdogan […] cerca una sorta di riconciliazione con la Russia di Vladimir Putin. Probabilmente vuole diventare un fattore di equilibrio tra l’Europa e la Russia»
Si fa sempre più stretto il rapporto tra Russia e Iran. Mosca ha infatti consegnato la prima partita del sistema radar di difesa missilistica terra-aria S-300 a Teheran. In particolare, si tratta del modello S-300 Pmu2
L'ambiguo ruolo di Obama e la sua nota anti-ribelli: una loro vittoria avrebbe rafforzato Putin nell'area
Nel 1993 la vita di Vladimir Putin cambia. Scoppia un incendio nella sua dacia, sua moglie rischia di morire e lui si salva per un soffio. Vede la morte in faccia, cerca un senso alle cose della vita e lo trova in Dio. Comincia così un periodo di avvicinamento e infine il ritorno al cristianesimo ortodosso
Dal prossimo agosto, Mosca implementerà in Crimea il più avanzato sistema missilistico in inventario. La città di Feodosia, ospiterà il primo reggimento S-400 Triumph
È stata definita “purga putiniana” e le ragioni che l’hanno scatenata sono avvolte da una nube di dubbi e congetture.
L’allargamento della Nato potrebbe subire una battuta d’arresto, con buona pace della Georgia e di alcuni Stati balcanici. Questo è almeno quanto sostiene l’ambasciatore degli Stati Uniti presso l’Alleanza, Douglas Lute, allo scopo di evitare una ulteriore frizione con la Russia