Politica

"Risultano eletti Antonio Marano e Alessandro Di Majo", ha detto in Aula il presidente del Senato, Ignazio La Russa, riferendo dell'esito dello scrutinio per l'elezione di due componenti del Consiglio di amministrazione della Rai. Marano ha ottenuto 97 voti, Di Majo 27 e un solo voto è andato a Ruggero Aricò. Le schede bianche sono state due, le nulle quattro. Su Marano sono confluiti i voti del centrodestra, su Di Majo quelli di Alleanza verdi e sinistra e del Movimento cinque stelle. Alla votazione non hanno partecipato i senatori di Pd, Azione e Iv. Senato (Alexander Jakhnagiev)

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Nuovo Cda Rai, il Senato elegge Antonio Marano e Alessandro Di Majo

L'aula della Camera ha eletto Federica Frangi e Roberto Natale membri del Cda Rai. Frangi ha ottenuto 174 voti e Natale 45, mentre ci sono stati 3 voti dispersi, 6 schede bianche e 3 nulle. Frangi, sul cui nome sono convenute le forze della maggioranza, ha ottenuto 174 voti. Natale, sulla cui candidatura dovrebbero essere confluiti Movimento cinque stelle ed Alleanza verdi e sinistra, ha avuto 45 consensi. I voti dispersi sono stati tre, tre le schede bianche, sei le schede nulle, mentre non c'è stato nessun astenuto. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Nuovo Cda Rai, la Camera elegge Federica Frangi e Roberto Natale

Un'altra storia assurda: Sgarbi è stato costetto a dimettersi per una vicenda giudiziaria per cui ora è stato assolto. Ma del fango che ha ricevuto chi lo ripaga?

Vittorio Feltri
Sgarbi la vittima

"Caro Volodymyr, continueremo a essere al tuo fianco per tutto il tempo necessario" e "come sempre puoi contare su di noi". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in collegamento da Roma al summit di sostegno all'Ucraina in corso a New York. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni a Zelensky: "Al tuo fianco il tempo necessario, conta su di noi"

Il popolo ucraino "ci ricorda cosa significa credere e combattere per la libertà". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in videocollegamento ad un evento organizzato a New York sulla ricostruzione dell'Ucraina. "E' un valore che dobbiamo proteggere se vogliamo ripristinare la pace in Europa: abbiamo tutti fatto la nostra parte, e ora è il momento di incrementare e mettere a sistema i nostri sforzi", ha detto, aggiungendo che la dichiarazione congiunta approvata oggi, promossa dalla presidenza di turno italiana del G7, va in questa direzione. Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Kiev ci ricorda cosa significa combattere per la libertà"

Non ho mai avuto l'ambizione di essere un politico, ma ho avuto l'onore di essere eletto presidente per rimediare a un secolo "di fallimento" delle politiche "collettiviste". Lo ha detto il presidente dell'Argentina, Javier Milei, nell'intervento alla 79ma Assemblea generale delle Nazioni Unite in corso a New York. "Per quelli che non lo sanno io non sono un politico, ma un economista. Un economista liberale e libertario" che ha avuto "l'onore di essere eletto presidente della Repubblica Argentina dinanzi al fallimento di oltre un secolo di politiche collettiviste che hanno distrutto il nostro Paese". UN (Alexander Jakhnagiev)

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Milei all'Onu: Non sono politico, ma economista eletto per rimediare a secolo fallimenti

"L'Ucraina non cederà mai a quello che tutti riconoscono come un brutale passato coloniale, è una cosa che non può essere più imposta a nessuno oggi, men che meno all'Ucraina". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando all'assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. "Voglio una pace vera per il mio popolo e una pace giusta. È per questo che chiedo il vostro sostegno", ha aggiunto, "non dobbiamo permettere che ci sia una quarta, quinta fase di questa guerra russa e vogliamo poter dire chiaramente che la guerra è finita". UN (Alexander Jakhnagiev)

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Zelensky all'Onu: "Vogliamo pace vera, non accordo imposto"

"Dopo un dibattito sterile, fatto di chiacchiericcio estivo sui giornali, stiamo discutendo di cittadinanza nel luogo giusto, quello della democrazia e della legge. Peccato doverlo fare attraverso la discussione di mozioni. Peccato perchè sul tema si sarebbe potuto procedere con una risposta importante attraverso anche l'integrazione in un disegno di legge, con un emendamento specifico presentato dal nostro gruppo di Azione. Tornando alle mozioni, nella fiducia istituzionale possiamo anche credere che il governo batterà un colpo". Lo ha dichiarato Elena Bonetti, vicepresidente di Azione, intervenendo in aula alla Camera in merito alle mozioni sulla cittadinanza. "Ci pare di capire, purtroppo ancora una volta dalle pagine dei giornali, che sia in arrivo una proposta di legge da parte di Forza Italia. Vedremo quale sarà il testo", ha aggiunto. "Noi siamo pronti a sederci ad un tavolo serio nella costruzione di un processo e di un progetto di legge condiviso. Ma la stessa maggioranza dice che non è la priorità. Di questo chiacchiericcio il Paese non solo non ha bisogno, indebolisce l'immagine purtroppo già molto fragile e critica delle nostre istituzioni nei confronti dei cittadini", ha concluso. Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Bonetti (Az): "Governo diviso batta un colpo su ius scholae"

Mentre "continua la battaglia in Parlamento, siamo in piazza contro il dl Sicurezza che da domani manderà in galera gli operai che manifestano per il proprio posto di lavoro, gli studenti che manifestano per la loro scuola e per i loro diritti, gli eco-attivisti. Un provvedimento che criminalizza il dissenso, quando si arriva a rendere reato penale il diritto a manifestare vuol dire che la qualità della democrazia è davvero in pericolo. Credo che di fronte a questo scempio autoritario ed indecente occorra la massima mobilitazione nelle istituzioni e nel paese". Lo ha detto Nicola Fratoianni dell'Alleanza verdi e sinistra, presente alla manifestazione a Roma contro il ddl Sicurezza. (Alexander Jakhnagiev)

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Dl Sicurezza, Bonelli: "Mobilitare Paese contro norma fascista"
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