"Guardando indietro, nel corso degli ultimi anni il sistema economico italiano ha mostrato una tenuta superiore alle previsioni di molti. Le stime iniziali di crescita del PIL dell'Istat sono state successivamente riviste al rialzo in misura inedita, anche alla luce del notevole incremento dell'occupazione sin qui registrato. Non sarei stupito da eventuali revisioni al rialzo, anche relativamente alle stime preliminari del PIL 2024. Inoltre, le prospettive di crescita a breve termine risultano nel complesso ancora incoraggianti. I modelli di previsione interni lasciano ritenere che nel trimestre finale dell'anno il PIL dovrebbe tornare in espansione grazie al recupero, alla domanda estera netta e al prosieguo della ripresa dei consumi. Promuovere la domanda in un contesto di grande incertezza è una delle chiavi cruciali per realizzare la crescita prevista per il 2025." Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato sulla manovra. / Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Le sfide che la nuova amministrazione Trump dovrà affrontare sono molteplici, tra queste c'è anche l'intelligenza artificiale. Di sicuro non mancherà la collaborazione tra i nostri due Paesi". Così Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera dei deputati, a margine del convegno "Eureka 2.0, Intelligenza artificiale: intercettare le opportunità tra atlantismo e sovranismo" (Alexander Jakhnagiev)
"Saranno "dazi amari" per l'Italia e l'Ue. Trump lavorerà per costruire un'internazionale sovranista volta a demolire l'Europa e i diritti sociali, civili e ambientali". Così il deputato di Avs e portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli. (Alexander Jakhnagiev)
“Trump ha già governato e negli Stati Uniti non sono successe tragedie”. Le parole del deputato alla Camera, Giovanni Donzelli in diretta da piazza Montecitorio. (Alexander Jakhnagiev)
"Che bella giornata di sole quella di oggi, arriva tanta luce da fuori...", così Salvini in aula alla Camera per il question time, indossando una cravatta rossa "trumpiana", del colore simbolo dei repubblicani Usa. Camera (Alexander Jakhnagiev)
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è da oggi in Cina, per una visita di Stato che si protrarrà fino a martedì prossimo, 12 novembre. Il Capo dello Stato, insieme alla figlia Laura e accompagnato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha visitato il Palazzo d'Estate, incrociando e salutando anche un gruppo di giovani italiani. È l'unico appuntamento previsto nella giornata odierna, dedicata soprattutto ad adeguarsi al diverso fuso orario. Domani la missione entrerà nel vivo con l'incontro a Pechino (nel pomeriggio, mattina in Italia) con il Presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, insieme alle rispettive delegazioni, cui farà seguito l'intervento dei due Presidenti alla conclusione del Forum culturale Italia-Cina e la firma di intese tra i due Paesi, prima del Pranzo di Stato che concluderà la giornata. Obiettivo della visita, che arriva dopo quella del luglio scorso del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, suggellare un processo complesso che durante l'anno che sta per concludersi ha segnato l'abbandono da parte dell'Italia del memorandum sulla Nuova Via della Seta e la costruzione di una relazione fondata su nuove basi, con il rilancio del partenariato strategico varato venti anni fa. Un interesse reciproco, vista l'insistenza con cui anche da parte cinese è stata sollecitata la presenza di Mattarella, confermando il forte rapporto tra il Capo dello Stato italiano e Xi Jinping, cementato dalle due rispettive visite di Stato svoltesi nel precedente settennato. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata poco fa allo stadio Puskas di Budapest, dove partecipa al summit della Comunità Politica Europea, che sarà seguito questa sera da una cena dei 27 capi di Stato e di governo dell'Ue, nella sede del Parlamento, dedicata ai risultati delle elezioni Usa e alla situazione in Georgia. Domani il Consiglio Europeo informale, di nuovo allo stadio Puskas, si concentrerà sul futuro della competitività dell'Ue, con Mario Draghi, ex presidente della Bce, Christine Lagarde, attuale presidente della banca centrale, e Paschal Donohoe, presidente dell'Eurogruppo. Meloni è stata ricevuta dal premier ungherese Viktor Orban, che accoglie i leader all'ingresso, prima del summit che dovrebbe essere concluso da una conferenza stampa tenuta dallo stesso Orban e dal primo ministro albanese Edi Rama. Chigi (Alexander Jakhnagiev)
Non è un piano solo italiano, ma anche europeo e internazionale, di contrasto a un drenaggio occulto di conoscenze scientifiche e tecnologiche pregiate condotto da Stati esteri per rafforzare la propria potenza geopolitica. Si inquadra in precise indicazioni di fonte comunitaria e in coerenza con il nostro sistema di sicurezza che vige qualunque sia il colore del Governo o della maggioranza. Lo ha detto il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano durante la conferenza stampa di presentazione del piano dazione per tutelare l'università e la ricerca italiane dalle ingerenze straniere, a Palazzo Chigi. Il sottosegretario ha ricordato che i settori più colpiti sono biomedicina, robotica e semiconduttori. (Alexander Jakhnagiev)
"Oggi ho parlato con il presidente eletto Trump e mi sono congratulata con lui per la sua vittoria. Gli ho anche detto che aiuteremo lui e il suo team nella loro transizione e che ci impegneremo in un pacifico trasferimento di potere". Lo ha detto Kamala Harris parlando alla folla dei suoi sostenitori radunati alla Howard University, nella sua prima apparizione pubblica dopo la sconfitta elettorale. "Un principio fondamentale della democrazia americana è che quando perdiamo un'elezione, accettiamo i risultati", ha detto la vicepresidente. Dem (Alexander Jakhnagiev)
"Il risultato di queste elezioni non è quello che volevamo, non è quello per cui abbiamo combattuto, non è quello per cui abbiamo votato. Ma ascoltatemi quando dico: la luce della promessa dell'America brillerà sempre luminosa". Così Kamala Harris ha esordito nel suo discorso della sconfitta alla Howard University di Washington, sua alma mater. "Il mio cuore oggi è pieno, è pieno di gratitudine per la fiducia che avere riposto in me, pieno di amore per il nostro Paese e pieno di determinazione", ha detto la candidata battuta da Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca. Dem (Alexander Jakhnagiev)